Nessun passo indietro sulla riforma delle Pensioni, i due vicepremier rassicurano tutti: si andrà avanti con il superamento della legge Fornero che continua ad avere drammatiche ricadute sul piano sociale tenendo ultrasessantenni ancora al lavoro e giovani senza possibilità di occupazione stabile, sia nelle settore privato che nella Pubblica amministrazione. Al di là di retroscena e possibili divergenze su alcune questioni, sembra esserci ancora sintonia tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, rispettivamente leader della Lega e del Movimento 5 stelle, i due partiti/movimenti che hanno dato vita al Governo Conte sulla base di un contratto di programma che in materia previdenziale prevede lo stop alla legge Fornero, la quota 100, la proroga di Opzione donna, la quota 41 per i lavoratori precoci.

Pensioni, il governo M5s-Lega promette la rottamazione della legge Fornero

A scanso d’equivoci il ministro dell’Interno lo ha ribadito oggi in un’intervista pubblicata su Il Sole 24 Ore in cui affronta le politiche economiche che dovrebbero essere messe in campo dall’esecutivo con la legge di Bilancio 2019 che sarà discussa nelle prossime settimane. Sia per spirito di “equità” sia per “creare lavoro” il vicepremier leghista annuncia la “quota 100 per tutti e subito”, a questa misura andranno aggiunte anche la riduzione del cuneo e diversi provvedimenti sulle infrastrutture. Il futuro dell’esecutivo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte, per il ministro dell’Interno, non può che passare dalla rottamazione della riforma Fornero, varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto da una maggioranza di larghe intese che andava da Forza Italia di Silvio Berlusconi al Partito democratico allora guidato da Pierluigi Bersani.

Sulle pensioni l’annuncio di Matteo Salvini: ‘Quota 100 per tutti e subito’

Sulle misure economiche e sociali da introdurre nella manovra si fa sentire la voce anche del vicepremier pentastellato che non intende tornare indietro rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale e agli impegni assunti con il contratto di governo.

“Non si può prescindere – ha detto Luigi Di Maio come riporta Il Sole 24 Ore - da reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero e anche – ha aggiunto - sulla realizzazione di infrastrutture, penso al Sud dove – ha sottolineato il ministro del Lavoro - sono quasi inesistenti”. In linea generale, dunque, piena sinergia tra Di Maio e Salvini, anche in materia fiscale.

Il ministro del Lavoro, ricordando che è uno dei punti inseriti nel contratto di governo, si è detto disponibile anche all’introduzione della flat tax, una delle misure simbolo della Lega, purché non penalizzi i più deboli e non favorisca le persone più ricche.