Gli ultimi aggiornamenti sul capitolo previdenziale vedono arrivare nuove richieste di chiarimento dai sindacati in merito alle ipotesi di funzionamento della quota 100, per la quale le parti sociali consigliano il Governo di ponderare con attenzione le proprie scelte al fine di non creare uno scenario peggiorativo rispetto al contesto attuale. Nel frattempo dalla stampa nazionale si fa il punto della situazione, evidenziando la polveriera rappresentata dal rischio generazionale presente nel comparto, mentre si continua ad attendere che la maggioranza trovi una linea comune sui prossimi interventi pensionistici da attuare con la legge di bilancio 2019.
Tanto che c'è chi paventa il rischio di una spaccatura.
Gabanelli: le pensioni sono una polveriera?
Dalle pagine del Corriere della Sera Milena Gabanelli ha espresso il proprio punto di vista in merito al capitolo previdenziale, mettendo la questione alla prova dei conti. Secondo la giornalista, il comparto sarebbe una vera e propria polveriera sociale per i giovani e contemporaneamente un privilegio per altre categorie, come nel caso dei baby pensionati. La giornalista fa notare che c'è chi riceve assegni da oltre 38 anni, avendone lavorati appena 15. Una situazione ancora più paradossale se si pensa che oggi un'insegnante iscritta al sistema contributivo puro potrà ricevere un assegno di appena 1200 euro al mese avendo accumulato una storia contributiva di oltre 40 anni.
Quanto basta, secondo Gabanelli, per parlare di cittadini di serie A e di serie B, mentre "stiamo allevando quelli di serie C, i giovani".
Barbagallo (Uil): sulle pensioni ponderare le scelte in LdB2019
Nel frattempo prosegue il pressing dei sindacati in merito ai provvedimenti che potrebbero essere attuati all'interno della prossima legge di bilancio 2019.
"Quello della previdenza è un tema molto delicato e complesso. E' bene ponderare le scelte, dunque, prima di assumere provvedimenti che avranno ripercussioni per la vita di milioni di lavoratori", ha evidenziato il Segretario generale Carmelo Barbagallo, commentando gli esiti dell'ultimo studio condotto dal centro studi della Uil.
"Il susseguirsi di voci, ipotesi, interpretazioni e contrapposizioni rischia di generare errori le cui conseguenze sociali potrebbero essere davvero preoccupanti", ha quindi proseguito il sindacalista, riferendosi in particolare alla nuova Quota 100 e chiedendo al Governo di procedere al più presto ad una convocazione delle parti sociali.
Manovra 2019: Il rischio di spaccatura della maggioranza sulle pensioni
Nel frattempo si avvicinano sempre di più gli impegni istituzionali di fine anno ed il tempo sembra ormai scaduto per le discussioni. Sulle Pensioni si gioca una partita fondamentale per il Governo, ma le ultime dichiarazioni emerse dalla maggioranza non sembrano avere ancora deciso un piano d'azione allineato in merito ai provvedimenti da attuare.
Tanto che c'è chi comincia a parlare apertamente di "rischio spaccatura sulle pensioni". Il quotidiano "Il Tempo" ha indicato oggi il capitolo come "il primo scoglio sul quale dovranno confrontarsi le due anime del Governo", ma di fatto le idee non risultano ancora chiare. Lo dimostrano la distanza sulla quota 100 dai 64 anni o sul taglio alle pensioni d'oro. Per il momento la discussione prosegue alternando dichiarazioni da un lato conservative sul bilancio pubblico e dall'altro di allentamento sui conti pur di dare seguito alle promesse elettorali. Trovare la quadra non sarà affatto semplice.
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