Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 6 settembre 2018 vedono il Governo al Lavoro sull'inserimento dei nuovi provvedimenti di riforma all'interno della nuova legge di bilancio. Si parla in particolare di superamento della legge Fornero e di avvio del reddito di cittadinanza, due misure che però potrebbero partire inizialmente nel 2019 ed essere portate ad effettivo compimento nel corso della legislatura. Nel frattempo emergono però nuove critiche tecniche all'impostazione della manovra da chi ritiene non sostenibile avviare la cancellazione della legge Fornero in senso esteso e garantire la sostenibilità del sistema nei confronti delle nuove generazioni.

Infine, anche dai Comitati emergono dubbi rispetto alla mancanza di dettagli riguardanti i prossimi interventi previdenziali.

L'esecutivo al lavoro su Quota 100 e reddito di cittadinanza

L'esecutivo si prepara alla Manovra di fine anno annunciando l'avvio di due importanti misure che erano state promesse durante la campagna elettorale ed inserite nel successivo contratto di Governo. Tra i punti che sono stati confermati nelle ultime ore vi è il primo intervento sul superamento della riforma Fornero, che dovrebbe avvenire per mezzo della nuova quota 100. Non è ancora stato comunicato se saranno presenti eventuali vincoli anagrafici (si parla dei 64 anni di età), come anticipato da più parti nelle scorse settimane.

Il Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha però spiegato che l'obiettivo di flessibilizzare il comparto potrà essere portato a termine solo nel corso della legislatura. Anche sul reddito di cittadinanza è arrivata la conferma di un avvio tramite la LdB2019, così come dichiarato dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. È chiaro che ora la questione si sposta sul tema delle coperture, visto che allo stesso tempo dall'esecutivo trapela l'intenzione di voler rispettare i vincoli di bilancio.

Fornero: la quota 100 di Salvini? Solo uno slogan

Nel frattempo emergono anche le critiche da parte dei tecnici e del mondo accademico in merito alle promesse elettorali ed all'impostazione annunciata per la prossima Manovra. Il Sole 24 Ore ha interpellato al riguardo l'ex Ministro Elsa Fornero, che ha rigettato le ultime dichiarazioni in arrivo dal leader della Lega.

Innanzitutto sulla quota 100 bisognerà verificare "come sarà declinata in pratica [...] Salvini si accorgerà che in politica è impossibile accontentare tutti". Ma altrettanto sicuramente si scontenteranno anche i giovani, visto che "sono i giovani e le generazioni future che dovranno pagare i costi" di questa operazione.

Armiliato (CODS): in tema di previdenza si continua su due scenari diversi

Anche dal Comitato Opzione Donna Social emerge la preoccupazione per le attuali proposte di riforma, sulle quali non sono stati forniti ancora i dettagli utili per capire quale sarà il reale confine della flessibilità in uscita dal lavoro. "Salvini e Di Maio continuano a proporci in tema di previdenza due scenari completamente diversi e spesso in contrapposizione" ha evidenziato Orietta Armiliato, spiegando che sulla eventuale cancellazione della legge Fornero (si, no, forse) "tutte e tre le opzioni vengono regolarmente riproposte, alternando i dubbi alle certezze e le certezze ai dubbi".

Mentre sullo sfondo resta il richiamo del Ministro dell'Economia Tria alla sostenibilità del bilancio pubblico. L'amministratrice si augura quindi che al più presto si possano definire quali saranno i provvedimenti che effettivamente si discuteranno all'interno della nuova Manovra.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.