Un'inedita quota 100, con paletti sì, ma un'età pensionabile diversa rispetto ai 64 anni di cui si era sempre parlato fino a ieri. Matteo Salvini esce allo scoperto, definendo il piano sulla riforma Pensioni ospite alla trasmissione Porta a Porta e sconfessando l'economista Alberto Brambilla. Dopo innumerevoli indiscrezioni, prende dunque corpo l'ipotesi di una quota 100 con il paletto dell'età anagrafica fissato a 62 anni. Se confermato, si tratterebbe di un passo in avanti importanti rispetto all'attuale uscita anticipata a 63 anni fissata da Ape social e Ape volontaria.

Resta però il punto di domanda su quanto costerebbe allo Stato anticipare di un anno l'accesso al pensionamento, punto chiave per il superamento della riforma Fornero.

Salvini definisce la sua quota 100

Qualche giorno fa, il vicepremier Salvini aveva rilanciato una quota 100 per tutti, senza però definire eventuali paletti relativi a età di pensionamento o contributi richiesti. Da ieri, invece, si conosce la reale pensione anticipata che il segretario della Lega ha in mente. In un solo colpo, viene sgombrato il campo dalla proposta 64 anni e 36 di contributi, aprendo di fatto le porte a quota 100 con 62 anni. Rispetto all'ipotesi iniziale, occorrerebbero due anni in meno per accedere alla pensione e due anni in più di lavoro.

Un provvedimento, dunque, che va incontro a chi ha avuto una carriera contributiva regolare, potendo contare su un lavoro a tempo indeterminato per lunghi anni. Meno semplice appare, invece, la pensione con quota 100 per le nuove generazioni, entrate tardi nel mondo del lavoro e imbattutesi spesso con il precariato. Nel corso delle prossime settimane si saprà se il governo ha in mente un piano previdenziale anche per i più giovani, i quali potrebbero trovare paradossalmente nella riforma pensioni Fornero uno strumento migliore.

Prime stime sulle risorse necessarie

La proposta di Brambilla, quota 100 a 64 anni e 36 di contributi, avrebbe avuto un costo che va dai 3 ai 3,5 miliardi di euro. Senza contare la possibile sospensione dell'anticipo pensionistico agevolato (Ape sociale), che avrebbe permesso allo Stato di risparmiare un importo di poco inferiore ai 2 miliardi.

Ma di fronte a un pensionamento a 62 anni, il quadro economico è destinato a cambiare. Secondo la società di ricerca Tabula, citata da Il Fatto Quotidiano, il primo anno la quota 100 di Salvini costerebbe 9 miliardi di euro al netto. Una volta a regime, invece, il nuovo strumento previdenziale avrebbe una ricaduta economica pari a 13 miliardi. Quali, dunque, le coperture economiche per la pensione anticipata 2019? Secondo quanto dichiarato dal vicepremier leghista, grazie alla pace fiscale potrebbero entrare nelle casse dello Stato fino a 20 miliardi di euro. Una cifra da considerarsi fin troppo ottimistica, se rapportata alle dichiarazioni del ministro dell'Economia, per il quale i miliardi sarebbero soltanto tre.