Continua l’incertezza per i circa 55mila insegnanti diplomati magistrali chiamati dal “Decreto dignità” a partecipare ad un concorso straordinario che, a detta di alcuni esperti, presenta profili di incostituzionalità.

A Roma, infatti, rappresentanti sindacali, politici e docenti si sono incontrati a Montecitorio con il Vice Presidente della camera onorevole Fabio Rampelli con l’assistenza dell’avvocato Valentina Piraino.

I rappresentanti del sindacato hanno prospettato le diverse istanze portate avanti dai docenti che affermano fra le altre cose che, ancora una volta, la politica ha capovolto gli impegni presi in precedenza decidendo un concorso straordinario illegittimo.

I rappresentanti dei docenti e dei sindacati Cisl e Cobas, hanno voluto sensibilizzare la presidenza della Camera affinché nell’ambito delle proprie competenze contribuisca alla salvaguardia delle richieste dei docenti.

Gli insegnanti, com’è noto, sono stati messi in mora dalla sentenza dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato del dicembre scorso che ha annullato le diverse sentenze del Giudice Amministrativo che confermavano il loro diritto alle graduatorie ad esaurimento.

I partiti di governo, dal canto loro, dopo varie promesse hanno votato, in sede parlamentare, un emendamento per la riapertura delle GaE e, successivamente, lo hanno annullato con un altro che confermava il concorso straordinario come unica via di reclutamento.

GaE: una risposta politica inaspettata

Le risposte date agli insegnanti dai partiti di Governo sono state inaspettate e, le soluzioni trovate, hanno ulteriormente messo all’angolo i maestri e le maestre italiani.

Il Vice Presidente della Camera Rampelli si è detto consapevole della problematica che riguarda la categoria e disponibile a sostenerla con tutte le azioni di propria competenza, pur affermando che solo i partiti di Governo possono riaprire le graduatorie.

E’ stato, come previsto, un incontro interlocutorio con un rappresentante istituzionale al fine di mantenere alta l’azione di protesta che ormai si protrae da diversi mesi.

Imminente la pubblicazione del bando del concorso straordinario

Nel frattempo, però, l'iter del concorso straordinario prosegue e si attende, entro la fine del mese di ottobre, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale avendo superato, nella giornata di ieri, anche il vaglio del CSPI.

Per l’avvocato Piraino: ”Il concorso in questione presenterebbe profili di anticostituzionalità, aspetto già sollevato dal Consiglio di Stato con riferimento al precedente concorso per la Scuola secondaria”.

Dall’incontro, come sostenuto dal segretario provinciale della Cisl di Viterbo Brunella Marconi e dal coordinatore Cobas Mario Sanguinetti, è emersa l’impossibilità di conciliare con le attuali graduatorie provinciali, delle graduatorie regionali che annullerebbero parte dei diritti fino ad ora acquisiti dai docenti.

Sarebbe forse opportuno che il governo desistesse dalla pubblicazione di un bando di concorso che sicuramente aprirà uno scenario ricco di contenziosi e che, invece, valutasse seriamente l’opportunità della riapertura delle GaE, fosse anche tramite una eventuale fascia aggiuntiva.

I sindacati, nella eventualità continuasse questo braccio di ferro contro questi lavoratori, saranno pronti a mettere in atto le diverse forme di rivendicazione.