Il decreto per il concorso straordinario per la Scuola dell'infanzia e primaria, programmato dal Decreto Dignità divenuto legge l’11 agosto scorso, è in via di pubblicazione. Il Decreto Dignità, primo provvedimento del Ministro del lavoro e dello sviluppo economico Di Maio, prevede, fra le altre cose, la fine del precariato che lede la dignità dei lavoratori. Il concorso in questione sarà riservato agli insegnanti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 e ai docenti in possesso della laurea in Scienze della formazione primaria con almeno due anni di servizio negli ultimi otto effettuati nelle scuole dell'infanzia e/o primaria statale (per il Trentino sono previsti almeno 3 anni di servizio), anche se conseguiti il giorno prima della pubblicazione del concorso.
Le leggi post Senatore Pittoni prevedono speciale tutela per i concorrenti diversamente abili.
Alcuni importanti chiarimenti da parte del Miur
Il Miur ha disposto alcuni chiarimenti circa le operazioni e i titoli previsti per partecipare al Concorso. Per quanto riguarda i servizi prestati nelle scuole non saranno valutati quelli effettuati nelle scuole paritarie e nessun punteggio aggiuntivo sarà previsto per i docenti nominati in ruolo con riserva e che saranno dispensati dal servizio dopo le sentenze di merito, come era stato dichiarato in precedenza.
In cosa consiste l'unica prova da sostenere
Non è prevista una selezione e il concorso verterà su un’unica prova orale, della durata di 45 minuti, che consiste in una ''situazione simulata” in cui il candidato tratterà un argomento specifico al massimo per trenta minuti.
Successivamente, per altri 15 minuti, ci sarà un colloquio con la commissione esaminante. Le griglie per la prova saranno le stesse per tutte le regioni. Il concorso non sarà selettivo ma la valutazione finale (la prova più i titoli) sarà decisiva ai fini dell'assegnazione dell'anno di assunzione in ruolo.
I titoli validi ai fini del punteggio finale
Gli anni di servizio avranno importanza fondamentale, come già precisato dentro il Decreto Dignità. Il punteggio verrà stabilito dalla somma dei titoli, ad ognuno dei quali saranno assegnati 70 punti, e dai 30 punti della prova didattico-metodologica. Verranno valutati anche altri titoli come il superamento di precedenti concorsi specifici e abilitazioni universitarie. Nei prossimi giorni è prevista la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale.