Matteo Salvini è tornato a parlare della riforma Pensioni nella giornata di ieri, in occasione dell'intervista rilasciata a Rtl nello spazio Non Stop News. Rispondendo alle domande poste dal conduttore della trasmissione radiofonica, il vicepremier si è detto felice di quanto fatto fino ad ora dal governo, citando tra le altre cose il superamento della legge Fornero attraverso la quota 100. Sul nuovo strumento previdenziale che dovrebbe partire entro i primi mesi del nuovo anno, il leader della Lega Nord ha fornito dichiarazioni importanti, lasciando intendere che oltre alla formula 62 anni e 38 di contributi se ne affiancheranno altre.

Quota 100 anche uscendo a 63 o 64 anni

Fino alla settimana scorsa, il paletto dei 38 anni di contributi sembrava essere un dogma imprescindibile accanto alla pensione anticipata con quota 100. Non la pensa allo stesso modo invece Salvini, che nel corso dell'intervista a Rtl ha citato anche altre due formule, 64 anni e 36 di contributi oltre a 63 anni e 37 di contributi. Entrambe prevedono l'accesso alla pensione al raggiungimento della quota 100 tra età anagrafica e anni di lavoro.

Le dichiarazioni del vicepremier Salvini contraddicono quanto riportato nei giorni scorsi dai principali quotidiani di informazione, secondo cui quota 100 si sarebbe realizzata unicamente con due condizioni imprescindibili (paletti), appunto 62 anni di età e 38 di contributi.

Per questo motivo si era parlato di quota 101, quota 102, quota 103 e quota 104, facendo riferimento alle uscite dal lavoro a 63, 64, 65 e 66 anni avendo come requisito minimo 38 anni di lavoro. Dalle parole che Salvini ha pronunciato nella mattinata di ieri, sembrerebbe essere confermata l'ipotesi di una quota 100 accessibile anche da chi ha un'età superiore ai 62 anni di età e un'anzianità contributiva inferiore a 38 anni.

Non resta ora che attendere l'arrivo del testo della legge di Stabilità in Parlamento e la sua approvazione da parte delle due Camere per avere la certezza sui requisiti che determineranno il prepensionamento con quota 100. Al momento, l'ipotesi più plausibile - alla luce delle recenti dichiarazioni di Salvini - resta quella inerente una pensione anticipata con il solo paletto anagrafico, posto a 62 anni di età.

Durante l'intervista rilasciata in qualità di ospite a Rtl, il ministro dell'Interno ha inoltre ribadito l'impegno per quota 41, definendo quest'ultima misura come l'obiettivo finale dell'esecutivo e citando la categoria dei lavoratori precoci.