La pensione anticipata a quota 100 avrà durata limitata, di tre anni, per arrivare alle uscite a quota 41 per tutti. Ne ha parlato Claudio Durigon, Sottosegretario al ministero del Lavoro in un'intervista concessa ieri, 2 dicembre 2018, al quotidiano La Stampa. La riforma delle Pensioni, con il primo intervento delle uscite a quota 100, durerà fino al 2022, ma a regime basteranno poco più di quarant'anni di contributi versati per andare in pensione. Senza i vincoli di età e la regola varrà per tutti. L'obiettivo è quello di favorire le pensioni a quota 41 la cui imponente spesa ha consigliato di rimandare la misura di alcuni anni, ma anche il ricambio generazionale e l'aumento dei flussi dei lavoratori giovani in entrata nel mondo del lavoro.
Aspetto quest'ultimo che, secondo il Sottosegretario Durigon, è stato sottovalutato dalle riforme delle pensioni degli ultimi anni.
Uscita pensione anticipata a quota 41 dei precoci, la quota 100 fino al 2021
Sulla pensione anticipata a quota 100, innanzitutto, non ci sarebbe alcuna revisione dettata dai vincoli di bilancio di Bruxelles. Nel 2019, e secondo le previsioni di Claudio Durigon, i lavoratori andranno in pensione a partire dai 62 anni se avranno un numero di anni di contributi almeno pari a 38. Ma a regime della riforma delle pensioni del Governo Conte e dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ci sarebbe l'obiettivo di arrivare alla quota 41, quella finora definita per i lavoratori precoci, ovvero di coloro che abbiano iniziato a lavorare negli anni dell'adolescenza.
Tuttavia, rispetto alla misura dei precoci con quota 41 attualmente in vigore (e che dovrebbe essere prorogata anche per il 2019), non ci saranno i vincoli di uscita che, ad oggi, limitano fortemente i beneficiari della misura.
Rispetto alla misura attuale, dunque, sparirebbe l'obbligo di rientrare nelle categorie economiche e sociali "protette" (disoccupati, caregivers o disabili) come previsto peratro dall'anticipo pensionistico Ape social, e verrebbe meno la necessità di dimostrare di aver versato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni.
La pensione anticipata a quota 41 diventerebbe la regola per tutti e, presumibilmente, andrebbe a sostituire la pensione a quota 100 che dovrebbe essere in vigore per gli anni 2019, 2020 e 2021.
Pensioni anticipate: ultime novità oggi su quota 100 e precoci quota 41
Dal 2022, pertanto, basterà la quota 41 per andare in pensione anticipata con la conseguente uscita dal mondo del lavoro.
Aspetto, quest'ultimo, che è stato messo in evidenza dal Sottosegretario Claudio Durigon nella sua intervista. Già dal 2019 sono previste almeno 350 mila uscite con la pensione anticipata a quota 100. A regime della riforma delle pensioni con la quota 41, lo Stato andrà incontro alle esigenze di uscita dei lavoratori, al ricambio generazionale a favore dei giovani ai quali saranno date maggiori possibilità di entrare nel mondo del lavoro e alle imprese, che potranno contare su un personale più giovane e maggiormente adatto alle necessità lavorative dettate dall'industria 4.0. Ulteriore precisazione in ambito di uscite con le pensioni anticipate a quota 100 del 2019 è stata data dal Sottosegretario per gli statali.
Nell'ambito del turnover della Pubblica amministrazione, con nuovi dipendenti del pubblico impiego in ingresso, la finestra di uscita degli statali sarà spostata in avanti (si parla di ottobre del prossimo anno). Se matureranno dei risparmi derivanti dall'allontanamento delle uscite dei dipendenti pubblici, questi andranno a ricadere sugli investimenti, come richiesto dall'Europa.