Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 10 gennaio 2019 vedono emergere la possibilità di uno slittamento a domani o alla prossima settimana per l'approvazione del decreto sul pacchetto pensioni e sul nuovo reddito di cittadinanza. Dal Governo emergono nuove stime su di un tesoretto da 400 milioni che potrebbe essere reperito tramite un ripensamento dei requisiti degli assegni di cittadinanza e utilizzato per le pensioni minime e di invalidità. Nel frattempo dai sindacati si prepara una nuova mobilitazione per il 9 febbraio, mentre dal CODS si ricorda che per poter conoscere in via definitiva i requisiti di accesso ad opzione donna sarà necessario attendere la pubblicazione del decreto governativo.
Riforma pensioni e Quota 100: il decreto slitta per il reddito di cittadinanza
L'alta tensione interna all'esecutivo rischia di far slittare l'approvazione del decreto riguardante il pacchetto pensioni e l'avvio della flessibilità previdenziale, a partire dalle uscite anticipate tramite la nuova quota 100 per proseguire con la proroga dell'opzione donna e dell'APE sociale. Il problema in realtà riguarderebbe il reddito di cittadinanza e le richieste della Lega di reperire nuovi tagli per destinare le risorse alle pensioni di invalidità. Nella notte c'è stato un nuovo vertice notturno di maggioranza per cercare di trovare una mediazione, ma appare chiaro che il Consiglio dei Ministri nel quale si discuterà dell'approvazione del decreto legge riguardante il pacchetto pensioni non potrà avvenire oggi, ma slitterà alla giornata di domani o alla prossima settimana.
Nel frattempo spetterà ai tecnici limare ulteriormente i provvedimenti e ragionare ancora una volta sui requisiti di accesso al reddito di cittadinanza. La posta sarebbe di circa 400 milioni di euro nel quadriennio e di 140 milioni nel solo 2019, ma i nuovi tagli dovranno riuscire a centrare un delicato equilibrio per evitare di vanificare la percorribilità del provvedimento.
Di Maio (M5S): su reddito di cittadinanza tesoretto per pensioni minime e di invalidità
Le nuove stime riguardanti i correttivi in corso di preparazione per il reddito di cittadinanza confermano che l'operazione potrebbe portare a raccogliere risorse importanti da redistribuire sulle pensioni. Lo afferma questa mattina a Radio Anch'io il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, spiegando che i nuovi fondi emergono alzando la soglia dei potenziali beneficiari tra gli immigrati che risiedono in Italia da più di 10 anni.
"C'è un tesoretto di 400 milioni avendo alzato la soglia dei lungo soggiornanti in Italia a 10 anni" ha evidenziato il Vice Premier e indicando come verranno utilizzati i nuovi fondi, visto che "li redistribuiremo tra pensioni minime, pensioni di invalidità e centri per l'impiego".
Furlan (CISL): sindacati in piazza il 9 febbraio 'per scuotere il Governo'
Nel frattempo i sindacati tornano a mobilitarsi per proseguire il pressing sui provvedimenti inseriti all'interno della legge di bilancio 2019. "Abbiamo il dovere di ascoltare il grido di sofferenza del nostro mondo. Lavoratori e pensionati ci hanno chiesto di chiarire al Governo la nostra posizione e di farlo con la massima forza e determinazione" ha spiegato la leader della Cisl Annamaria Furlan, ricordando che la crescita ed il lavoro devono restare le tematiche prioritarie.
A tal proposito, la sindacalista evidenzia che le scelte fatte dall'esecutivo non sono condivise dalle parti sociali, mentre "non si è voluto aprire un confronto serio" sui diversi provvedimenti previsti nella Manovra. Per questo motivo, Cgil, Cisl e Uil si preparano a scendere in piazza il prossimo 9 febbraio 2019. "Ecco il perché di questa grande mobilitazione, per provare a scuotere il governo e per far cambiare la linea sui temi importanti delle infrastrutture, delle opere pubbliche, della rivalutazione delle pensioni, del fisco, dei contratti del pubblico impiego, delle politiche per lo sviluppo", ha concluso Furlan.
Armiliato (CODS): sui requisiti della proroga di opzione donna occorre attendere il decreto
Dal Comitato Opzione Donna Social arriva un nuovo chiarimento in merito alle pensioni anticipate tramite l'opzione donna ed in particolare ai requisiti di accesso alla nuova proroga. L'amministratrice Orietta Armiliato invita alla calma e ribadisce che "la bozza del provvedimento è quella più volte pubblicata e quello è il testo che al momento conosciamo, ma nulla più. Dopodiché si leggono e girano pareri, supposizioni, rumors e chiacchiere, ma in questo preciso momento l’unico documento ufficiale conosciuto ai più, è solo ed esclusivamente quello che, per quanto alla misura dell’Opzione Donna, riferisce all’art.16 del DL n.87 del 04/01/2019".
La fondatrice del CODS ricorda quindi che per poter essere informate su quali saranno i criteri definitivi di accesso sarà imprescindibile attendere la disponibilità del testo del decreto, contenente i requisiti della misura.