Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 30 gennaio 2019 vedono emergere i primi dati in merito alle richieste di pensionamento tramite quota 100 pervenute all'Inps nella giornata di ieri, dopo la pubblicazione del DL sulla riforma del settore in GU. In poche ore sono infatti giunte all'Istituto pubblico di previdenza oltre 1000 domande di quiescenza. Nel frattempo dai sindacati si esprime soddisfazione per le nuove opzioni di flessibilità in uscita dal lavoro, ma si sottolinea al contempo che queste non risultano sufficienti per risolvere i tanti problemi ancora in essere.

Infine dal Comitato Opzione Donna Social si torna ad esprimere perplessità in merito alle coperture delle nuove misure che risultano comunque deficitarie rispetto alle esigenze delle donne.

Riforma pensioni: oltre mille richieste di uscita dal lavoro per la Quota 100

Arrivano i primi riscontri in merito al nuovo meccanismo di flessibilità previdenziale inserito all'interno del pacchetto pensioni. Si tratta della quota 100, recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale e già oggetto dei primi rilievi numerici. Secondo quanto comunicato dalla stessa Inps le domande di quiescenza presentate in poche ore nella serata di ieri avrebbero superato le 1000 unità dopo che nel pomeriggio è stata diffusa la prima comunicazione di apertura alle richieste dei lavoratori.

A livello operativo, si tratta di circa 600 pratiche di pensionamento arrivate in modo diretto dai cittadini (tramite il call center o gli sportelli presenti sul territorio), mentre ulteriori 400 richieste sono state perfezionate per mezzo dei patronati. Numeri che dimostrano l'elevato interesse dei cittadini verso la misura.

Ma una prima conferma era arrivata già a poche ore dall'annuncio dell'Inps visto che lo stesso Vice Premier Matteo Salvini aveva annunciato via Twitter il raggiungimento di 500 richieste.

Per la Cisl la Q100 resta un'opportunità, ma a febbraio si scende comunque in piazza

Nel frattempo arrivano anche i primi commenti da parte dei sindacati.

Secondo il Segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga la "Quota 100, con cui si chiede un minimo di 62 anni di età e 38 anni di contributi, può essere un'opportunità per molte lavoratrici e lavoratori, ma il sistema previdenziale dovrà continuare ad essere riformato". Il sindacalista spiega quindi che quanto annunciato nelle scorse settimane da parte della piattaforma unitaria resta confermato. "Ed è anche per questo che scenderemo in piazza il 9 febbraio con la grande manifestazione nazionale di Cgil, Cisl, Uil" - ha quindi proseguito, auspicando che la nuova flessibilità previdenziale possa servire anche per riavviare il turn over con i giovani e le nuove generazioni.

Armiliato (CODS) suggerisce di fare attenzione alle coperture

Dal Comitato Opzione Donna Social si ricorda che le nuove opzioni di flessibilità avviate recentemente dal Governo, come nel caso della quota 100 e dell'opzione donna, sono vincolate a "a coperture limitate, per le quali sono state previste clausole di salvaguardia che, come sempre, andranno a peggiorare la situazione economica di ogni cittadino". Critica anche la posizione di Orietta Armiliato sugli interventi di tutela previdenziale in favore delle donne, con "il nulla... e quel poco è rappresentato da una proroga farlocca della misura dell’Opzione Donna, perché il Contratto del Governo del Cambiamento siglato e propagandato che neppure il trattato di Schengen ebbe tali aspetti trionfalistici, riproponeva i termini della legge originale, cosa che non si è concretizzata tagliando fuori donne che, fidandosi, ci avevano fatto conto" - ha quindi evidenziato l'amministratrice del CODS.