Le ultime novità sulle Pensioni riguardano l’approvazione del decreto che è avvenuta ieri 17 gennaio 2019. All’interno di esso è racchiusa anche la riforma del sistema previdenziale grazie all’introduzione dell'uscita anticipata con Quota 100. Questa riforma è stata fortemente voluta dal leader del Carroccio che voleva apportare modifiche alla legge Fornero. In realtà quota 100 è una riforma sperimentale che sarà applicata solo per il triennio 2019-2021. L’obiettivo dell’esecutivo giallo-verde è quello di adottare quota 41 per tutti, indipendentemente dall’età anagrafica.

Vediamo quali sono le disposizioni in merito per i lavoratori del comparto Scuola.

Pensione anticipata Quota 100: i requisiti

Chi volesse beneficiare di quota 100 dovrà fare domanda in maniera volontaria, non sussiste nessun obbligo di aderire a questa riforma sperimentale del sistema previdenziale. I requisiti per aderire a quota 100 sono i seguenti: avere compiuto 62 anni d’età anagrafica e 38 anni di contribuzione effettiva. I dipendenti potranno andare in pensione dal 1° agosto. Per i dipendenti della scuola ci sono indicazioni a parte. La platea dei beneficiari potrebbe essere composta da oltre 315 mila persone e 70 mila di essi sono lavoratori del comparto scuola. Si stima che le domande volontarie di chi lavora all'interno degli istituti scolastici per quota 100 potrebbero essere circa 10 mila.

Ricordiamo che l’assegno pensione percepito, avvalendosi dell'uscita anticipata, sarà più basso poiché si percepirà per un tempo più lungo.

Quota 100 per i lavoratori della scuola

Le domande per il personale della scuola dovranno essere presentate entro fine febbraio. Chi risulta essere iscritto a due o più gestioni previdenziali, potrà al fine di raggiungere l'anzianità contributiva, effettuare il cumulo per i periodi non coincidenti.

Non è possibile sommare al reddito di pensione alti redditi, eccezione fatta per reddito occasionali che non devono avere un importo superiore ai 5000 euro annui. Le uscite dei dipendenti pubblici sono cosi regolamentate:

  • chi perfeziona i requisiti entro il 31/3/2019 potrà percepire la pensione già dal 1 luglio;
  • chi perfeziona i requisiti dopo il 1/4/2019 potrà percepire la pensione da 6 mesi dopo;
  • la domanda di pensionamento va presentata con 6 mesi di preavviso.

Secondo quanto riportato nell’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n.

449 il personale della scuola per potere accedere all'uscita anticipata dovrà raggiungere il doppio requisito (62 anni d'età e 38 anni di contributi versati) anche nel 2019. Quindi anche i lavoratori che raggiungeranno i 62 anni nel dicembre 2019, dovrebbero avere avrebbero la possibilità di beneficiare di quota 100. Per questo caso specifico al fine di perfezionare il requisito dei 38 anni saranno riconosciuti anche i quattro mesi che vanno da settembre a dicembre 2019, anche se il lavoratore non sarà più in servizio. Confermando la tradizionale norma previdenziale che “regala” 120 giorni al personale della scuola collocato in pensione. Si attendono ulteriori specifiche fornite sia dal Miur che dall’Inps.