Docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) della Scuola potranno andare in pensione anticipata o in uscita con quota 100 anche prima della maturazione dei requisiti minimi previsti, purché l'età o i contributi vengano raggiunti entro la fine del 2019. E' questa la novità di oggi relativa alle Pensioni anticipate secondo quanto riportato dalla circolare del ministero dell'Istruzione numero 4644 del 2019. La nota, rifacendosi al decreto legge numero 4 del 2019, lo stesso relativo alla pensione anticipata a quota 100, precisa che i docenti ed il personale della scuola potranno uscire da lavoro nella scuola anche prima del raggiungimento dei 62 anni di età ovvero pur non avendo maturato i contributi necessari per la stessa quota 100 (38 anni) o quelli occorrenti per le pensioni anticipate con circa 43 anni di contributi.

Pensioni anticipate nella scuola: domanda di uscita entro il 28 febbraio 2019 per quota 100

Secondo quanto previsto dalla circolare del ministero dell'Istruzione, il personale della scuola potrà presentare domanda di cessazione dal servizio con pensionamento a quota 100 o con pensione anticipata entro il 28 febbraio 2019. Entro la stessa data, le docenti e le impiegate Ata potranno presentare domanda per andare in pensione anche con l'opzione donna purché abbiano raggiunto i 35 anni di contributi all'età di 58 anni (o di 59 anni nel caso in cui abbiano lavorato anche come autonome). La maturazione di questi ultimi requisiti, tuttavia, è limitata al 31 dicembre 2018 e non oltre. Per quanto riguarda la presentazione della domanda di uscita con la quota 100 e le pensioni anticipate dei soli contributi, la circolare del Miur stabilisce che è possibile richiedere il pensionamento a partire dal 1° settembre prossimo anche se i requisiti dovessero essere maturati entro il 31 dicembre 2019.

Pertanto, all'inizio del prossimo anno scolastico andranno in pensione anticipata anche i docenti ed il personale Ata che non dovessero aver maturato i requisiti minimi previsti dalla normativa. E' necessario ricordare che la domanda di cessazione dal servizio, da presentarsi entro fine mese, dovrà essere seguita dalla vera e propria domanda di pensione da inoltrare direttamente all'Inps.

Scuola, non solo quota 100: pensione anticipata contributi, opzione donna, Ape social e precoci

Oltre alla quota 100, dovranno presentare domanda entro il 28 febbraio 2019 anche i dipendenti della scuola che intendano andare in pensione anticipata con i vecchi requisiti della riforma delle pensioni Fornero, le lavoratrici in uscita con l'opzione donna, i precoci ed il personale che voglia beneficiare dell'Ape social.

In merito alla pensione anticipata dei soli contributi il decreto legge relativo alla quota 100 ha confermato che gli anni di contributi necessari per maturare l'uscita dovranno essere 42 e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne. Non è stato, pertanto, adeguato il requisito della pensione anticipata di cinque mesi alla speranza di vita come successo per le pensioni di vecchiaia (salite nel frattempo a 67 anni di età). Tra le altre modalità di uscita anticipata vengono riportate dalla circolare del ministero dell'Istruzione anche le altre opzioni dell'Ape social, dell'uscita dei lavoratori precoci e delle attività usuranti, nelle quali rientrano le maestre. La domanda di cessazione dal servizio dovrà essere presentata nella modalità cartacea per avere decorrenza di pensione al 1° settembre 2019.