Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi sabato 2 febbraio 2019, sono relative ai dati riguardanti il numero delle domande per Quota 100 sin qui pervenute all'Inps: secondo l'ultimo rilevamento aggiornato a ieri sera (ore 19), finora sono state presentate 15.652 istanze. E' interessante rilevare come 5.098 domande siano state presentate da dipendenti pubblici, quasi un terzo del totale.

Come sottolineato dall'edizione odierna del quotidiano 'Il Sole 24 ore', se questa ondata di domande dovesse proseguire anche nelle prossime settimane, potrebbero diventare a rischio i “tetti” fissati dal decreto all’esame del Senato: vale a dire poco meno di 3,8 miliardi di spesa per 290mila uscite nel 2019.

Intanto, il vicepremier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, insiste nel difendere il decretone pensioni-reddito di cittadinanza, esaltando la svolta prodotta dal governo pentastellato. Alberto Brambilla, presidente di Centro Studi Itinerari Previdenziali, invece, non è assolutamente d'accordo con il leader grillino.

Pensioni, Di Maio: 'Parte il ricambio generazionale'

Dura presa di posizione del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, in difesa del maxi decreto su pensioni e reddito di cittadinanza. Il vicepremier ha invitato a smetterla di ascoltare i menagrami, sottolineando come il governo Lega-M5S abbia dato la possibilità a chi ne ha diritto di poter accedere alla meritata pensione dopo aver lavorato una vita intera.

In più, con Quota 100 e lo sblocco del turn over, partirà il cosiddetto 'ricambio generazionale': potranno aprirsi moltissime opportunità di lavoro per i giovani attualmente disoccupati.

Quota 100, Alberto Brambilla pessimista: 'Nulla per i giovani'

Non è, però, dello stesso avviso l'economista Alberto Brambilla, il quale sottolinea invece come nel decretone del governo non vi sia nulla a favore dei giovani, in particolare per coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996 e che hanno versato fino a 23 anni di contributi.

Il presidente di Centro Studi Itinerari Previdenziali ha evidenziato come questa fascia rappresenti almeno il 50 per cento dei lavoratori in servizio e come i giovani la pensione 'non l'avranno mai' in quanto saranno costretti a lavorare almeno fino a 75 anni. E anche se riusciranno ad uscire dal lavoro, l'importo della loro pensione non potrà che essere molto basso, a motivo della discontinuità della carriera professionale.

Brambilla ha sottolineato, ancora una volta, come la cosa più equa sarebbe stata quella di smontare la Legge Fornero.

Quota 100, boom di domande: rischio di sforamento dei tetti fissati dal decreto

In merito al boom di domande per Quota 100, c'è da sottolineare che questa ondata iniziale era prevedibile, tenendo conto di tutti coloro che aspettavano con ansia la possibilità di poter uscire dal lavoro. Se il pericolo di poter 'sforare' i tetti previsti dal governo sarà reale, riusciremo a capirlo solamente nei prossimi mesi, anche e soprattutto sulla base del monitoraggio mensile sulle domande presentate all'Inps, monitoraggio che verrà curato dallo stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.