Novità sul tanto atteso concorso per poter insegnare, anche se non riguarda la data precisa in cui si svolgerà, che purtroppo ancora non è stata annunciata. Uno dei pochi punti fermi dovrebbe essere il fatto che, come previsto dalla Legge di Bilancio approvata a dicembre 2018 dal Governo giallo-verde, questo concorso si dovrebbe svolgere proprio nel 2019. Una delle certezze confermate anche dal Ministro dell'Istruzione è la presenza degli ormai famosi 24 crediti formativi come requisito di partecipazione.
Requisiti per partecipare al concorso
Sarà possibile partecipare al concorso per docenti del 2019 per l'insegnamento, se si è in possesso di una laurea magistrale, specialistica o anche del vecchio ordinamento, che abiliti l'accesso a una classe di concorso.
Altro elemento imprescindibile, come già preannunciato, è quello del possesso dei 24 cfu nelle materie psico-pedagogiche. È possibile partecipare al concorso anche senza il possesso dei 24 crediti, ma i partecipanti devono avere nel proprio curriculum almeno 36 mesi di servizio nella Scuola svolti negli ultimi 8 anni (anche se non in maniera continuativa). Da ciò si può anche evincere che un concorso riservato a questo tipo di lavoratori non è più presente e che a loro sarà destinato il 10% dei posti previsti dal concorso generale. Possono fare a meno di questi crediti le persone che possiedono l'abilitazione per un'altra classe di concorso o altro grado d'istruzione, ma anche in questo caso si deve essere in possesso della laurea abilitante alla relativa classe di concorso secondo la legge vigente.
Certificazione che attesti i 24 CFU
Se nella propria carriera universitaria si sono raggiunti interamente o in parte i 24 CFU richiesti dalla legge, è necessaria una certificazione di riconoscimento dei crediti che attesti il loro conseguimento. Questa certificazione può essere rilasciata in modo esclusivo dall'Università presso la quale sono stati conseguiti i CFU.
Per far sì che vengano riconosciuti questi crediti, deve essere richiesta "la certificazione di conformità degli obbiettivi formativi e contenuti didattici", secondo il decreto 616/17, presso l'ente dove sono stati conseguiti. In caso manchino dei crediti nelle materie della propria classe di concorso, è possibile sostenere, presso un ente riconosciuto, degli esami che possano integrare la parte mancante di crediti previsti dalla normativa.