Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 1 marzo 2019 vedono arrivare nuove conferme dall'Inps in merito al crescente trend di richieste per l'accesso alla quiescenza flessibile tramite quota 100, stante che le domande hanno superato le 75mila unità. Nel frattempo emergono dal Governo interessanti retroscena anche in merito all'iter di approvazione della nuova misura di pensionamento anticipato. Infine, dai sindacati si torna a criticare l'atteggiamento del Ministro del Lavoro riguardo i presunti privilegi di settore.

Prepensionamenti e Q100: all'Inps 76.799 domande

Gli ultimi aggiornamenti in arrivo dall'Inps registrano l'arrivo presso l'Istituto di 76699 domande di pensionamento anticipato tramite quota 100. In particolare, l'ente pensionistico pubblico evidenzia che tra queste 26.315 sono riferibili ai dipendenti del settore privato, mentre 29.387 riguardano invece la gestione della pubblica amministrazione, 258 pratiche si riferiscono a lavoratori dello sport e dello spettacolo, 5898 ai commercianti, 6095 agli artigiani, 1291 ai coltivatori. Infine, troviamo 73 richieste in arrivo dalla gestione separata e 3408 dai fondi speciali, mentre 4074 pratiche sono state prodotte grazie all'istituto del cumulo dei contributi.

Durigon (Lega) commenta quota 100: erano 'tutti contro' di noi

Dall'esecutivo emergono nuovi commenti in merito al percorso di approvazione delle nuove pensioni anticipate tramite la quota 100. A parlare è in particolare il Sottosegretario Claudio Durigon, spiegando alcuni retroscena rispetto alla nuova opzione di flessibilità: "ho cercato di capire, ho parlato con Boeri, con altri economisti, che mi dicevano è una pazzia, delitto dell'Inps, delitto della previdenza...

avevamo tanti contro". Ma nonostante ciò, si è deciso di proseguire: "è stata una battaglia, ma c'era sempre Salvini che mi spingeva avanti, che puntava a portare a casa la riforma delle pensioni" ha evidenziato l'esponente leghista in forza al Ministero del Lavoro, ricordando che per l'opzione si sono registrate 75mila domande in meno di un mese.

Landini (Cgil): sui sindacalisti Di Maio dice schiocchezze

Nel frattempo prosegue l'accesa dialettica anche tra sindacati e Governo, coinvolgendo in particolare il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini ed il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Il sindacalista ha infatti replicato alle accuse sugli assegni d'oro spiegando che "sui privilegi dei sindacalisti Di Maio dice sciocchezze". Durante un'intervista rilasciata per la trasmissione Otto e Mezzo, l'esponente della Cgil ha spiegato che il proprio stipendio "è pubblico e trasparente ed è garantito dalle quote versate dagli iscritti". E ancora, proseguendo il pressing, Landini ha ricordato che "il mio stipendio non è pagato da soldi pubblici, come quello di chi sta in Parlamento o al Governo, ma dagli iscritti al sindacato che ogni mese decidono di versare l’1% del proprio stipendio".

Infine, il sindacalista ha spiegato di percepire come retribuzione circa 3700 euro al mese, mentre per la propria situazione previdenziale ha invitato il Ministro del Lavoro a verificare lo stato delle cose in modo trasparente presso la stessa Inps.