Continua a crescere il numero delle domande di accesso alla pensione anticipata tramite la nuova quota 100, con l'Inps che nelle scorse ore ha comunicato di aver ricevuto oltre 77mila pratiche di quiescenza. Si tratta di numeri importanti e che non possono certo dirsi inaspettati, visto che misure di allentamento dei rigidi criteri di accesso all'Inps (dovuti alle riforme restrittive operate sul comparto negli ultimi anni) erano molto attese dai lavoratori. D'altra parte, bisogna però considerare che il successo dell'iniziativa pone alcune questioni riguardanti le stime con le quali l'esecutivo ha accompagnato l'avvio dell'operazione all'interno del cosiddetto "decretone" pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso mese di gennaio.

Pensioni flessibili e Quota 100: a fine marzo già metà platea sarà raggiunta

Entrando nel merito della vicenda, la questione riguarda la velocità con cui continuano a giungere all'Inps nuove richieste di quiescenza tramite la quota 100. Analizzando il trend dei dati disponibili dall'avvio dell'operazione (cioè sulla base delle quattro settimane appena concluse), è possibile stimare l'invio di circa 20mila domande per ogni settimana. Di conseguenza, il numero totale delle richieste di prepensionamento potrebbe facilmente raggiungere le 150mila domande entro la fine del mese corrente.

Le ipotesi governative stimano un'adesione dell'85% dei potenziali aderenti

Stante la situazione appena descritta, per fare il punto della situazione è necessario confrontare i dati emersi finora con le stime di adozione della misura del Governo.

Quest'ultimo ha infatti basato le proprie proiezioni di spesa sul fatto che tra tutti coloro che matureranno i requisiti di accesso alla quota 100, solo l'85% inoltrerà effettivamente la domanda. Di questa platea, la metà dei potenziali aderenti ha però già inviato la propria richiesta di pensionamento secondo le rilevazioni disponibili ad oggi.

A equilibrare la situazione c'è il fatto che le richieste spedite all'Inps potrebbero non corrispondere necessariamente alle Pensioni che saranno liquidate, visto che in alcuni casi il lavoratore può risultare sprovvisto di tutti i requisiti previsti dalla legge. Resta però l'incognita di una sperimentazione che ha incontrato un interesse maggiore di quanto ipotizzato inizialmente, con l'eventualità che nei prossimi mesi si renderà necessario aumentare il budget messo a disposizione (ad esempio ricorrendo ai cosiddetti "vasi comunicanti" con il reddito di cittadinanza). Anche per questo il monitoraggio dei flussi di pensionamento ad opera dell'Inps avrà un ruolo fondamentale per delineare quale sarà l'evoluzione della sperimentazione sulla quota 100.