Arriva il via libera definitivo dalla piattaforma Rousseau al nuovo governo giallorosso, con il Premier Giuseppe Conte atteso al Quirinale per presentare la lista delle persone che occuperanno i vari ministeri al Presidente della Repubblica Mattarella. "Adesso si passa all’ultimo miglio, la squadra di governo che deve lavorare per migliorare la qualità della gente" ha spiegato Conte, facendo il punto della situazione dopo le consultazioni interne tenutesi ieri nel M5S. Il nuovo accordo con il PD ha ottenuto il 79% di reazioni favorevoli, con quasi 80mila votanti.

Un record per la partecipazione digitale degli iscritti. Resta il fatto che ora si entrerà nel vivo del programma di governo e si comincerà quindi anche a discutere degli interventi di riforma all'interno del sistema previdenziale e di welfare.

Pensioni anticipate e LdB 2020: occhi puntati su quota 100

Nelle prossime ore si chiariranno probabilmente molti aspetti relativi alle intenzioni di ripensamento o modifica della quota 100 e sugli altri meccanismi di flessibilità previdenziale già emersi dai tavoli tecnici avviati tra PD e Movimento 5 Stelle. L'ultima bozza delle nuove linee programmatiche di governo è stata pubblicata ieri sul Blog del Movimento 5 Stelle e prevede 26 diversi punti. Tra questi non si fa però esplicito riferimento alla quota 100 o ad altri meccanismi di prepensionamento.

Appare invece ben in vista il richiamo agli impegni della prossima Manovra e alle clausole di salvaguardia dell'Iva. Nel primo punto si legge infatti "con riferimento alla legge di bilancio per il 2020 sarà perseguita una politica economica espansiva, senza compromettere l’equilibrio di finanza pubblica, e, in particolare: neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l’emergenza abitativa, deburocratizzazione e semplificazione amministrativa, maggiori risorse per scuola, università, ricerca e welfare".

C'è quindi un generico riferimento al welfare, senza citare però i diversi meccanismi di flessibilità previdenziale sui quali i lavoratori attendono risposte.

Pensioni flessibili, cresce l'attesa: dalla Q100 all'APE, fino all'opzione donna e ai precoci

Dal lato dei lavoratori cresce evidentemente l'attesa rispetto ai provvedimenti di tutela in fase di scadenza.

Entro il termine dell'anno si concluderanno infatti le sperimentazioni relative all'APE sociale e volontaria, che consentono l'uscita dal lavoro a partire dai 63 anni con 30-36 anni di versamenti (nel primo caso) e 20 anni di contributi (nel secondo). Particolare attenzione anche alla sperimentazione dell'opzione donna, oltre che al caso dei lavoratori esodati (rimasti senza redditi da lavoro e senza accesso all'Inps). Infine, emergono da tempo anche numerose rivendicazioni relative alla quota 41 dei lavoratori precoci, attualmente disponibile solo con parametri restrittivi ed in specifiche situazioni di disagio. Su tutte queste diverse situazioni si attendono risposte che dovranno arrivare comunque nel breve termine, tenuto conto delle scadenze da rispettare nella stesura della legge di bilancio 2020.