Ormai all’opposizione dopo che gli è sfuggita di mano la crisi di governo da lui stesso aperta in pieno agosto e però non sfociata nel voto come lui avrebbe preferito, il leader della Lega Matteo Salvini continua a difendere a spada tratta l’operato del precedente governo gialloverde sulle Pensioni e sulla Quota 100 che ha consentito già a circa 200mila lavoratori di accedere al trattamento previdenziale con largo anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero che, va ricordato, è ancora in vigore. In alcuni casi, però, si può andare in pensione prima con la nuova formula Quota 100, ovvero a 62 anni di età e con 38 anni di contributi, requisiti certamente meno stringenti rispetto a quelli previsti dalla riforma pensionistica varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno della maggioranza parlamentare di larghe intese alla tedesca che andava dal Partito democratico a Forza Italia.

Pensioni, Salvini: 'Chiusi nei palazzi, vogliono cancellare Quota 100'

“Si sono chiusi nei palazzi - ha detto il leader della Lega attaccando il governo giallorosso ieri durante un comizio a Domodossola - come facevano alla fine dell’Impero romano”. Matteo Salvini, che ormai da anni ha fatto dell’abolizione (o del superamento) della legge Fornero il suo cavallo di battaglia, annuncia un’opposizione dura se il nuovo esecutivo modificherà la principale misura previdenziale varata dal governo gialloverde. “Se vogliono cancellare quello che abbiamo fatto – ha detto il segretario del Carroccio - come dicono già di voler cancellare Quota 100 e tornare alla legge Fornero, dovranno passare sui nostri corpi”.

Un autunno caldo quello che si annuncia con la nuova manovra economica e finanziaria.

Pensioni, tante le aspettative: da Opzione donna a Quota 41 precoci

Tante le aspettative sul fronte previdenziale alimentate in questi mesi sia dalla Lega che dal Movimento 5 stelle. Adesso il quadro politico è cambiato e non si sa se sarà modificata la Quota 100, già se ne è parlato tra esponenti dem e pentastellati come ha già fatto sapere l’ex sottosegretario all’Economia Laura Castelli (M5s).

“Tutto è migliorabile, con i colleghi del Pd se ne è parlato”, ha detto la Castelli in merito a possibili modifiche del nuovo governo giallorosso di Quota 100 e del reddito cittadinanza. Né, tantomeno, si sa ancora se nella legge di Bilancio 2020 troveranno spazio la proroga del regime sperimentale di Opzione donna per il prepensionamento di migliaia di lavoratrici e nemmeno la Quota 41 attesa da migliaia di lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età e che non riescono ad andare in pensione nonostante abbiano maturato più di 40 anni di contributi previdenziali.