Dal nuovo esecutivo arrivano importanti dichiarazioni in merito alla possibilità di procedere con una riforma del settore previdenziale e del welfare, intervenendo anche sui provvedimenti chiave avviati dal governo giallo-verde. A confermare che la questione risulta già oggetto di discussione è stata nelle scorse ore l'esponente del Movimento 5 Stelle Laura Castelli, la quale ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del proprio intervento durante la manifestazione Digithon.

Oltre a ciò, un invito a rivalutare le Pensioni anticipate tramite Quota 100 e il reddito di cittadinanza arriva anche dai sindacati, e in particolare dalle recenti prese di posizione del leader della Cgil Maurizio Landini.

Castelli su Q100 e reddito di cittadinanza: 'Tutto è migliorabile'

Entrando nel merito della vicenda e riportando quanto affermato dalla ex viceministro all'economia del precedente esecutivo, si evidenzia innanzitutto la conferma alla possibilità di apportare delle modifiche alla Quota 100 e al reddito di cittadinanza.

"Tutto è migliorabile, con i colleghi del PD se ne è parlato. Io penso che tutto si possa migliorare", ha spiegato l'esponente pentastellata, confermando le discussioni tecniche avvenute nei giorni scorsi sulla questione. In particolare, Laura Castelli ha ricordato che nel contesto della dialettica politica "le cose possono essere migliorabili: uno le fa, le osserva e quando può migliorarle lo fa".

Resta, quindi, altamente possibile che i due provvedimenti possano subire delle modifiche nei prossimi tempi, mentre i cittadini puntano gli occhi su quello che potrebbe accadere già a partire dalla prossima legge di bilancio 2020.

Landini (Cgil): 'Serve una verifica su reddito di cittadinanza e Quota 100'

Nel frattempo, anche dai sindacati emergono nuove richieste rispetto alla possibilità di effettuare degli aggiustamenti alla Quota 100 e al reddito di cittadinanza.

Nei giorni scorsi, il leader della Cgil Maurizio Landini è intervenuto durante la trasmissione radiofonica "Circo Massimo" di Radio Capital, esponendo la propria posizione al riguardo, e indicando che il tema previdenziale non risulta inserito direttamente all'interno dei documenti programmatici del nuovo esecutivo.

"Nelle prime bozze di programma del nuovo governo Pd-M5S che sono circolate non c'è la riforma delle pensioni.

Ma mettere mano alla riforma Fornero per cambiarla è una priorità", sottolinea il sindacalista. Per Landini la Cigl non giudicherà il nuovo esecutivo in base all'orientamento politico, ma piuttosto secondo i risultati che saranno ottenuti in favore delle persone rappresentate dalle parti sociali.

"Ci sono tanti problemi, dalle pensioni al rinnovo dei contratti fino al precariato dei giovani", ha proseguito il segretario generale del sindacato, ricordando le difficoltà incontrate negli scorsi anni al fine di garantire un'estensione delle tutele previste dal nostro ordinamento giuridico. Infine ha avvisato anche i nuovi interlocutori istituzionali rispetto alla necessità di riprendere il dialogo: "In passato i sindacati sembravano diventati un orpello inutile, ma chi lo ha pensato non ha fatto mai una bella fine in politica".