Attraverso il messaggio numero 3835 del 23 ottobre 2019, l'istituto nazionale della previdenza sociale ha reso operative in via definitiva la misura apportata dall’art. 28-bis del Decreto Crescita: a partire da mercoledì 23 ottobre sono stati introdotti nuovi modelli relativi all’ISEE corrente, in particolare sono cambiati i termini per la richiesta del modello sostitutivo e la sua validità.

L'introduzione di queste nuove modalità renderà più semplice la richiesta del reddito di cittadinanza; infatti, in questo modo chi ha perso il lavoro potrà presentare la domanda senza dover aspettare un ulteriore anno.

Modifica del periodo di validità dell'Isee

L'Isee corrente non avrà più una durata di due mesi ma bensì di sei mesi: questa modifica è valida solo per le nuove richieste di Isee corrente, mentre per i vecchi modelli antecedenti al 23 ottobre, continuerà a valere la regola dei due mesi e dovranno essere aggiornati entro la data di scadenza.

Per poter richiedere l’Isee corrente, sarà sufficiente che il cittadino abbia verificato di possedere una delle due condizioni tra:

  • variazione della situazione lavorativa per almeno uno dei componente presenti nel nucleo famigliare;
  • variazione della situazione reddituale superiore del 25%.

In questo caso viene considerata la situazione reddituale calcolata in precedenza, attraverso l'Isee ordinario.

Nuovi modelli Isee

L'inps inoltre attraverso il messaggio del 23 ottobre, ha comunicato le modifiche apportate alla modulistica Isee, quali:

  • è stato aggiornato il periodo di validità della Dsu, ovvero, dal momento della presentazione della domanda la dichiarazione avrà validità fino al 31 dicembre;
  • apportate nuove modifiche in riguardo alle indicazioni delle varie annualità e sono stati aggiornati i riferimenti alle dichiarazioni fiscali relativi all’anno 2017;
  • l’inserimento di un nuovo requisito di età per quanto riguarda i figli maggiorenni/non conviventi: il nuovo requisito è un’età non superiore ai 26 anni;
  • l’aggiornamento della nuova soglia Irpef, che aumenta da circa 2840,00 euro a 4.000 il limite massimo per considerati a carico Irpef. E’ valido per i figli con un'età non superiore ai 24 anni;
  • Infine è stato introdotta un ulteriore integrazione che permette di contrassegnare, all’interno del quadro FC/3, un immobile come casa di abitazione, pure nel caso non corrisponda più alla residenza, ma derivi dall’acquisto di immobile adibito ad abitazione di residenza.

Tutti coloro che sono interessati a conoscere nel dettaglio le modifiche apportate da parte dell’Inps, sono invitati a consultare le istruzioni presenti nel portale ufficiale dell’Istituto.