Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 28 ottobre 2019 vedono emergere il successo delle nuove uscite anticipate tramite quota 100 all'interno della pubblica amministrazione. I recenti numeri comunicati dall'Inps parlano infatti di decine di migliaia di lavoratori che hanno ottenuto il prepensionamento grazie al nuovo provvedimento di flessibilità. D'altra parte, il nuovo meccanismo di ingresso agevolato nell'Inps ha riaperto la necessità di accelerare con le nuove assunzioni all'interno della PA. Non è un caso se diverse regioni italiane hanno lanciato l'allarme negli scorsi giorni, confermando l'urgenza sul tema del turn over e sull'importanza di ribilanciare il provvedimento Quota 100 per garantire la prosecuzione dell'offerta di servizi pubblici in favore dei cittadini.

Salvini (Lega) ricorda l'importanza della Quota 100 nella Pubblica Amministrazione

Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato recentemente a fare il punto della situazione in merito alle nuove pensioni anticipate tramite quota 100, sottolineandone l'impatto nella vita dei lavoratori. Il riferimento questa volta è andato alla pubblica amministrazione ed ai risvolti ottenuti dal meccanismo di quiescenza (che consente l'ingresso nell'Inps a partire dai 62 anni di età e dai 38 anni di versamenti). "Nel pubblico impiego la #quota100 ha portato al turnover completo. Così, 58mila anziani possono andare in pensione e 58mila ragazzi possono iniziare a lavorare". A tal proposito, Salvini si è detto "orgoglioso di quella legge, che difenderemo in Parlamento con le unghie e con i denti".

L'allarme delle regioni per le conseguenze delle uscite anticipate

Nel frattempo diverse regioni italiane hanno lanciato l'allarme sulle uscite dei lavoratori e sulla necessità di garantire il loro turn over al fine di sostenere il servizio pubblico in favore dei cittadini. L'ultima in ordine di tempo è stata la regione Marche, dopo le preoccupazioni già espresse negli scorsi giorni da Sicilia, Sardegna e Molise.

Il problema per l'area marchigiana si sarebbe concretizzato già dalle prime uscite di settembre 2019, quando sono arrivate alla PA regionale oltre 4mila richieste di pensionamento. Di queste, più di 1500 si sono concretizzate proprio tramite la quota 100. Anche i sindacati locali hanno lanciato l'allarme al riguardo. In particolare, la FP Cgil Marche ha chiesto la ripresa delle assunzioni al fine di "controbilanciare l'effetto quota 100".

L'obiettivo è di non esasperare una situazione degli organici che per molte realtà pubbliche è già drammatica. Tra i settori più colpiti vi è ad esempi quello della sanità, che deve già affrontare la carenza di medici e infermieri.