Le pensioni anticipate tramite la quota 100 ed i fondi destinati alle famiglie tornano a riaccendere la discussione interna al governo, che si trova davanti ad una nuova verifica politica implicita dopo l'esito del recente confronto elettorale in Umbria. Non è quindi un caso se gli animi si riaccendano, mentre l'esecutivo procede ad un nuovo confronto interno. Sullo sfondo resta però l'impostazione di una legge di bilancio che non permette certamente grandi margini di cambiamento. Ed è proprio quest'ultimo punto a rischiare di esasperare una situazione che resta delicata e che si trova a fare fronte anche ad una scadenza sempre più vicina.

La manovra dovrà, infatti, essere approvata entro la fine dell'anno.

Riforma pensioni: la nuova verifica sulla quota 100 dopo il confronto elettorale

Il governo giallo-rosso si trova quindi a fare i conti con l'esito delle elezioni in Umbria, riaprendo così il dibattito sull'impostazione della legge di bilancio 2020. Il testo della bozza è stato inviato recentemente a Bruxelles per una verifica formale, ma è ancora atteso in Parlamento (il quale dovrà provvedere all'approvazione definitiva). Proprio per questo le singole componenti della maggioranza spingono per spostare l'impostazione verso il proprio elettorato, anche tenendo conto dei consensi persi durante le regionali. Il nodo principale da sciogliere resta quello del welfare e della previdenza.

Da un lato la conferma della quota 100 e del reddito di cittadinanza, dall'altro l'idea di destinare tutte le risorse possibili in favore delle famiglie. Nella distanza tra le diverse posizioni l'idea che ad essere utilizzate in tal senso dovrebbero essere anche le poste destinate attualmente alla prosecuzione della quota 100, una misura che nel complesso l'esecutivo giallo-rosso ha però deciso di confermare già in numerose occasioni.

Marattin (Italia Viva): clima ottimo, ma si farà battaglia sulla quota 100

Stante la situazione appena evidenziata, che la battaglia sulle pensioni anticipate tramite quota 100 sia destinata a proseguire lo si capisce dalle stesse dichiarazioni in arrivo da Italia Viva ed in particolare dal parlamentare Luigi Marattin. Sul punto è tornato infatti a spiegare che "per noi la quota 100 va abolita".

Motivo per il quale si promette un'accesa battaglia nell'iter parlamentare di discussione della nuova legge di bilancio. D'altra parte, "se la nostra opinione non sarà condivisa dal Parlamento avremo la soddisfazione di aver fatto una battaglia in cui crediamo". Rispetto alla tenuta del governo l'esponente di Italia Viva conferma però la volontà di non voler arrivare ad uno scontro definitivo, spiegando che il clima nell'ultimo vertice di maggioranza "stavolta era ottimo".