Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 18 ottobre 2019 vedono emergere importanti aggiornamenti rispetto alle intenzioni dell'esecutivo per la quota 100 e la 'flessibilizzazione' delle regole di accesso all'Inps. In particolare, sono emerse nuove dichiarazioni da un'intervista rilasciata dal Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri al Sole 24 Ore, all'interno della quale si è parlato di riforma del settore previdenziale. Tra i temi chiave, non solo la conferma dell'opzione di quiescenza decisa dal precedente esecutivo, ma anche l'impegno a ripensare in senso allargato la flessibilità in uscita dal lavoro.

Gualtieri: 'Serve pensare al dopo Q100'

Il tema delle pensioni ha tenuto banco nelle ultime settimane soprattutto per il possibile intervento correttivo sulle pensioni anticipate a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di versamenti. Per il Ministro Gualtieri, stante la conferma dei requisiti anche per il prossimo anno, serve innanzitutto aprire un nuovo tavolo per comprendere in che modo gestire "il dopo quota 100". In particolare, questo significa ripensare il sistema previdenziale nel suo insieme, affinché possa risultare maggiormente "equo, flessibile ed equilibrato" in favore dei lavoratori e dei cittadini. Questo è stato il principale motivo, spiega l'esponente chiave del MEF, per il quale si è deciso di non proseguire nell'intervento correttivo da applicare sulle finestre di accesso.

Un'eventualità tanto discussa ed accantonata con l'ultimo Consiglio dei Ministri. Oltre a ciò, vi è anche il fatto che le adesioni al meccanismo di prepensionamento risultano tuttora scarse ed in costante ridimensionamento.

Il problema dello scalone per i lavoratori esclusi

Resta in ogni caso necessario un profondo ripensamento del sistema previdenziale, anche perché al termine della sperimentazione della quota 100 (in scadenza al 31 dicembre 2021) si verificherà il problema dello scalone per i lavoratori che avrebbero maturato i requisiti di accesso nell'anno successivo.

Una questione che attende di essere risolta, ma che non rappresenta per Gualtieri l'unico nodo da sciogliere nel panorama previdenziale. "Vogliamo affrontare in termini complessivi il tema dell’equità, a partire da lavori gravosi, donne e giovani, e dell’utilizzo efficiente delle risorse", spiega il Ministro. Il tutto con la giusta gradualità e rispettando tutte le parti in gioco.

"C'è prima di tutto una questione di metodo, perché stiamo dimostrando la flessibilità senza inutili tensioni sui mercati" sottolinea l'esponente del governo, ricordando la partita in corso con Bruxelles.