Il leader della Lega Matteo Salvini, dall’opposizione, continua tutti i giorni a difendere le Pensioni anticipate Quota 100 che il governo intende prorogare per il triennio di sperimentazione ma poi non riconfermare, coma ha annunciato ieri il viceministro dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta. La misura previdenziale, introdotta dal precedente governo gialloverde con la manovra dell’anno scorso, consente adesso di “superare” la legge Fornero con la possibilità di uscire dal lavoro a 62 anni con 38 anni di contributi, piuttosto che i 67 anni e i 20 anni di contributi previsti dalla riforma pensionistica varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese che andava dal Partito democratico a Forza Italia.

Pensioni, il leader della Lega difende la Quota 100

"Se vogliono tornare alla legge Fornero – ha ribadito oggi durante un comizio a Terni il leader del Carroccio - dovranno passare sul mio corpo". In realtà la legge Fornero non è mai stata effettivamente modificata, come in qualche modo vuole fare intendere non solo la propaganda salviniana ma anche quella pentastellata. La Quota 100, che i renziani invece vogliono abolire, dà soltanto ai lavoratori che rispettano alcuni requisiti (almeno 62 anni di età e 38 di contributi) di accedere in anticipo alla pensione, ma per tutti gli altri rimane in vigore la legge Fornero. Una misura comunque importante per almeno 190mila persone che finora l’hanno richiesta, una delle misure simbolo – insieme al reddito di cittadinanza - del precedente governo gialloverde che Matteo Salvini continua a difendere in ogni occasione.

Quota 100, divergenze anche nell’opposizione

Sulle pensioni il dibattito si surriscalda in vista dell’esame parlamentare della legge di Bilancio 2020. Ci sono divergenze all’interno della maggioranza di governo, con Italia Viva di Matteo Renzi che chiede l’abolizione di Quota 100, ma anche opinioni differenti all’interno della coalizione di opposizione.

La pensa diversamente dalla Lega Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi. "Ancora una volta – ha scritto in una nota stampa Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia - per salvare lo stanziamento previsto per le inutili e dannose misure della quota 100 e del reddito di cittadinanza il governo – ha aggiunto - decide di tagliare le spese ai ministeri destinate a finanziare i servizi ai cittadini e – ha sottolineato - le misure per il lavoro”.

Queste le diverse posizioni nell’opposizione sulla questione previdenziale in questi giorni in primo piano del dibattito politico, economico e sindacale in vista del varo della manovra economica e finanziaria per il 2020.