Con la circolare 147/2019, l'Inps comunica le operazioni di rinnovo del pagamento degli assegni delle Pensioni 2020. L'istituto previdenziale, infatti, ha adeguato il pagamento degli importi in base all'inflazione e di consegueza ha adeguato anche gli importi delle prestazioni assistenziali. Il tasso di inflazione definitivo per l'anno 2019 è stato confermato nella misura dell'1,1 per cento e dunque nell'anno successivo non ci saranno conguagli per i pensionati. Per l'anno 2020 il tasso è dello 0,4 per cento.

Per il 2020 è dunque confermato un aumento di:

  • assegno sociale
  • pensioni minime
  • pensione invalidità civile

Si prevede inoltre un'integrazione del reddito fino a 780 euro, soglia di povertà ISTAT, grazie alla pensione di cittadinanza 2020.

Rivalutazione del trattamento pensionistico 2020

Per il periodo 2019-2021 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998 n. 448, è riconosciuta nel seguente modo:

  • per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100%;
  • per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a tre volte il trattamento minimo INPS e con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi.

La tabella contenuta nella circolare 147 non tiene però conto della legge di Bilancio attuale che è ancora al vaglio del parlamento. A seguito dell'approvazione infatti bisognerà aggiornare il tutto anche in funzione del fatto che il Governo ha stabilito un incremento dal 97 al 100 per cento della quota di indicizzazione degli assegni tra tre e quattro volte il minimo del FPLD.

La variazione percentuale dell’indice delle retribuzioni contrattuali degli operai dell’industria, tra il periodo agosto 2018/luglio 2019 e il periodo precedente agosto 2017/luglio 2018, è risultata del + 1,07. In tale ottica quindi, la quota perequabile delle indennità a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti è stata aumentata dell’1,07 per cento.

Volendo fare una valutazione puramente economica, la cifra della prestazione assistenziale per queste persone si aggirerà intorno a 286,81 euro, poco più rispetto a quella attuale.

Assegno sociale e altri trattamenti

Non restano immuni da modifiche nemmeno i trattamenti sociali ed assistenziali. L'assegno sociale è erogato a chi si trova in condizioni economiche disagiate, a prescindere dai contributi versati, sale a quota 459,83 euro mentre la pensione sociale sale a 378,95 euro.

Olte agli aumenti previsti, nel testo della Legge di bilancio resta confermata la Quota 100 mentre la Quota 41 resta valida soltanto per alcuni lavoratori. L'Ape Social viene prorogata anche per il prossimo anno così come l'Opzione donna.