In previsione per questo mese la pubblicazione del bando di Concorso straordinario per il reclutamento di 24mila docenti nella secondaria con procedura selettiva di 80 domande in 80 minuti. Una prova selettiva che inefficace per stabilire il merito dei docenti, come sottolineato dal personale della Scuola, deluso dalla stesura di un bando che non mira a valutare competenze e abilità didattiche di un insegnante ma a un nozionismo difficilmente fruibile in delle classi con sempre più alunni con bisogni speciali di apprendimento. Lo sciopero del prossimo 14 Febbraio del comparto Scuola è stato indetto dai sindacati ADL Cobas, CUB-SUR, SGB, USI-CIT che hanno accolto la richiesta dei coordinamenti dei precari della scuola.

Sciopero 14 febbraio, non solo Concorso Scuola ma anche contratto

Straordinario per docenti con almeno tre anni di servizio nella scuola che affideranno la loro carriera a una batteria di test con risposta multipla: difficile stabilire il merito di un docente con questa tipologia di procedura concorsuale, che nemmeno un insegnante della secondaria di primo e secondo grado utilizza per la valutazione dei docenti, ma dispone giornalmente prove con obiettivi minimi, prove differenziate, prove che seguono la programmazione didattica ordinaria per disciplina e classe.

In base agli ultimi dati confermati dai Sindacati, alle 170mila cattedre scoperte all'inizio dell'a.s.2019/2020 assegnate con contratto a tempo determinato, cattedre intere o spezzoni, si aggiungeranno i posti a seguito dei pensionamenti, ma per una questione di tempistica, solamente 48mila cattedre potranno essere coperte con le immissioni in ruolo da concorso, per le quali sono previste annualmente e per un triennio a partire dall'a.s.2020/2021.

Un altro punto fondamentale da mettere in evidenza è la situazione dei docenti vincitori dei concorsi 2016 e 2018, per i quali è prevista l'immissione in ruolo su altre province o regioni con obbligo di permanenza sul posto per un periodo non inferiore ai 5 anni. In ultimo ma non per importanza, di molto ha giocato sui malumori dei precari, l'esclusione del concorso straordinario con requisiti di almeno tre anni di servizio, degli aspiranti che hanno lavorato sul sostegno senza abilitazione e chiamati da una cdc su materia.

Situazione difficile anche in materia di contratto scuola, partendo dalla premessa di un aumento di 100 euro, come previsto dall'ex-Ministro Fioramonti, ancora in attesa di essere vagliata, e su cui anche il Ministro Azzolina mostra le sue perplessità, dichiarandosi solamente 'positiva', ma non in grado di dare delle conferme sull'arrivo di cifre di quest tipo sullo stipendio del personale della scuola.

Il periodo di mobilitazione era già stato avviato lo scorso ottobre da diversi coordinamenti di docenti precari su base regionale di fronte all'intesa Governo-Sindacati sul dl 126/2019 e coordinato con la legge di conversione n.159 del 20 dicembre 2019, quando già era facile comprendere che gli accordi successivi non avrebbero potuto rispettare la direttiva europea 70/1999 contro gli abusi del precariato nella pubblica amministrazione, già applicata in diversi settori del pubblico impiego.

Nonostante le diverse problematiche, in questi ultimi giorni in cui si ricerca di comprendere quanti docenti parteciperanno allo sciopero, non sembra che la partecipazione in molte regioni sia alta. Le motivazioni potrebbero essere ricercate sulla delusione che aleggia sulle risposte ottenute dai Sindacati a partire dalla mobilitazione dall'autunno scorso, ma anche dalle conferme che arrivano dal Ministro Azzolina, il quale è fermo sulla decisione di non modificare le procedure selettive del test; di non essere sicura di poter firmare un accordo sull'aumento.

Inoltre le vie per l'applicazione del rispetto della direttiva per le assunzioni del personale della scuola con almeno 3 anni di servizio, sembra dover bisogno oggettivamente di molto più tempo, in considerazione dell'espletamento del concorso, della stesura delle graduatorie su base regionale e sulle abilitazioni degli aspiranti che non rientreranno nel contingente disponibile. In previsione dunque una bassa adesione, anche se si punta sull'idea che alcuni docenti non desiderino dichiarare in anticipo la propria partecipazione allo sciopero. Il tema più sentito resta comunque la procedura concorsuale, sulla quale la maggior parte degli aspiranti resta scettica,

Domande test del concorso, Azzolina: 'Non sono merce di scambio'

In una intervista riportata alcuni giorni fa anche dal quotidiano La Stampa, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha dichiarato la sua delusione verso l'indizione dei Sindacati dello sciopero del 14 febbraio, a sole tre settimane dal suo insediamento.

Il ministro ha inoltre precisato di essere al corrente che la motivazione principale del fermo del comparto scuola è quella di conoscere in anticipo le 'domande del quiz del concorso scuola', ma 'Quelle non sono merce di scambio'. Continuando che 'Certe richieste non le posso prendere in considerazione'. E a chi sostiene che il Ministro Azzolina abbia chiuso le porte al personale precario della scuola, ha risposto: 'Porta chiusa? No, ma vado avanti'. In considerazione delle premesse e della possibilità che il bando di concorso per la secondaria sia pubblicato entro la fine del mese - ora al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) - potrebbe risultare davvero difficile pensare di vedere soddisfatte le proprie richieste. Si attende dunque di conoscere i numeri il 14 febbraio; attese anche numerose assemblee sindacali per il 19 febbraio Anief, sui temi oggetto anche del fermo del personale della scuola precario.