"Il prossimo decreto di aprile sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da aumentare l'importo dell'indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro": a dichiararlo con forza e senza giri di parole è stato il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che, facendo eco a quanto dichiarato dal Viceministro all'Economia Antonio Misiani, nei giorni scorsi ha confermato che il bonus da 800 euro per partita Iva e autonomi diverrà realtà.

Come evidente dalle sue parole, il Ministro Catalfo ha parlato di "prossimo decreto di aprile" senza specificare nulla però su tempistiche di promulgazione dello stesso e su requisiti di accesso alla nuova forma di sussidio.

Sì perché, fin dalle scorse settimane, sia Misiani che il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D'Incà hanno accennato alla misura prevedendo però che i criteri di accesso sarebbero stati più stringenti. Il punto è, quali criteri?

Inps, Bonus 800 euro Partita Iva e autonomi: nessuno parla dei requisiti, cali di fatturato vanno 'assorbiti'

Finora si hanno a disposizione solo delle ipotesi. La prima la elaborò Antonio Misiani secondo il quale il lavoratore, in vista del certo (fin qui solo a parole) bonus 800 euro per partita Iva e autonomi, avrebbe dovuto dimostrare un sensibile calo di fatturato. Facendo due più due, Misiani si è molto probabilmente riferito ad una comparazione tra l'anno in corso, quello della crisi, e l'anno trascorso, il 2019, ma ad oggi non vi è ancora nessuna certezza al riguardo.

Dei requisiti si è solo accennato, ma la questione non è mai stata affrontata adeguatamente, con la conseguenza che lo stato di ansia e agitazione che pervade milioni di lavoratori è rimasto intatto.

Adesso più che mai bisognerebbe offrire risposte complete ed esaustive senza limitarsi a fare solo dei cenni. L'unica cosa che appare certa è che questa volta il metodo dell'erogazione "a pioggia", brevettato a proposito del sussidio da 600 euro, non verrà riproposto.

Con quali esiti o confini è ancora presto per dirlo, anche perché l'ormai famoso decreto di aprile continua a farsi attendere.

Partita Iva e autonomi, nessuna tempistica sul Dpcm di aprile con bonus 800 euro Inps

Le questioni irrisolte o comunque nebulose salgono dunque a due, considerando che oltre ai requisiti non si è mai fatto alcun cenno neanche alle tempistiche.

Non è per nulla chiaro quando il Dpcm che statuirà il bonus da 800 euro Inps per partita Iva e autonomi vedrà la luce, né tanto meno quando poi esso produrrà effetti concreti e tangibili sul conto corrente degli aventi diritto.

L'unico esempio che si ha a disposizione è quello relativo all'indennità da 600 euro che, "attivato" col decreto del 18 marzo scorso, non ha ancora terminato il percorso di transito dalla carta intestata di Palazzo Chigi ai conti correnti degli italiani, con ciò facendo comprendere che l'intero iter durerà come minimo un mese. A proposito proprio del sussidio da 600 euro, il Governo ha fatto sapere che gli accrediti sono stati completati per circa 2 milioni di richiedenti, la restante platea di beneficiari dovrebbe ricevere il bonifico entro la fine della settimana in corso.