Sono ancora milioni i nuclei familiari che vivono in locali d'affitto privato. Tra questi ci sono almeno 200 mila famiglie che, secondo un sondaggio dell'Unione Inquilini, versano nell'impossibilità di poter adempiere alla soluzione degli stessi. Tra le persone più penalizzate ci sono i lavoratori 'in nero', tutti quelli che hanno perso la propria occupazione, gli autonomi, gli studenti e i lavoratori fuori sede in tutto il territorio nazionale.
"Quello che colpisce - ha detto la Segretaria toscana del Sindacato Inquilini Cgil, Laura Grandi - è la disperazione di coloro che stanno chiedendo aiuto a noi in questi giorni.
C'è una tensione simile a quella che si avvertiva con la crisi del 2008".
I rischi di incorrere in cause legali
L'impossibilità di adempiere al pagamento dei canoni di locazione sta diventando un problema reale e, al momento privo di soluzioni adeguate. Inoltre è diventato pensiero comune tra tutti i soggetti interessati, che l'emergenza coronavirus possa autorizzarli alla sospensione del pagamento degli stessi. Ma non è così, in quanto si verrebbe meno ai patti contrattuali, andando incontro a procedure penali di sfratto e morosità.
Le associazioni: 'Trovare un'intesa tra affittuari e locatari'
Al fine di evitare sfratti di massa e moratorie future, molte associazioni tra cui l'Unione Inquilini, si sono attivate per proporre e mettere in pratica soluzioni atte a trovare dei punti d'incontro tra proprietario ed inquilino.
A tal fine, fa vece la sensibilità del locatore, che dovrebbe comprendere le difficoltà dell'affittuario e rivedere le quote d'affitto. Secondo la proposta di Emiliano Guarnieri del sindacato Inquilini di Roma, l'importo del canone si potrebbe modificare in via definitiva, oppure ridurre solo per alcuni mesi. "Un incentivo nel trovare l'accordo - dichiara Guarnieri - potrebbe essere l'abbassamento delle tasse per i proprietari che accettano la mediazione di riduzione dei fitti per un po' di mesi. Ovviamente, ogni cambiamento andrebbe riformulato su un nuovo contratto, per non andare incontro ad un'eventuale procedura moratoria".
Le soluzioni proposte da Massimo Pasquini
"Ma per gli inadempimenti incolpevoli, comunque serve di più", afferma il Segretario Nazionale Massimo Pasquini.
A suo parere, è necessario stanziare in tempi brevi, un contributo straordinario finalizzato all'erogazione diretta degli affitti, ai proprietari degli immobili. Questo piano risolutivo è stato presentato ai vertici del Governo e firmato dall'Unione Inquilini, dal sindacato universitario Link e dal movimento cittadino di Bologna 'Pensare Urbano'. Ma per l'esecutivo, per il tema proposto bisognerà attendere il decreto Aprile. Intanto è già stata approvata dalla Commissione Bilancio del Senato, un emendamento per lo stanziamento di 60 milioni di euro del Fondo nazionale per il sostegno sui canoni d'affitto, ai quali verranno aggiunti altri 9,5 milioni di euro del Fondo inquilini morosi. Dal decreto Cura Italia un'altra risposta è arrivata col blocco degli sfratti per sei mesi. Inoltre, è stato inserito un credito d'imposta che corrisponde al 60% dell'affitto del mese di marzo, ma il tutto è valido solo per gli esercenti.