Emergenza sanitaria, nella bozza del decreto "Aprile" del Governo è stato inserito il bonus riguardante il Reddito di emergenza (Rem) da 400 a 800 euro a seconda del numero dei componenti delle famiglie. Ma ulteriori requisiti sono stati inseriti per quanto riguarda l'Indice della situazione economica equivalente (Isee) di chi presenterà la domanda Inps per il Reddito di emergenza e la situazione patrimoniale. Intanto, nella bozza del decreto che dovrà tutelare lavoratori, famiglie e imprese nella "Fase 2", si legge ancora che gli ammortizzatori sociali saranno prorogati per ulteriori sei mesi e saranno previste nuove indennità per i lavoratori autonomi e i possessori di partita Iva la cui indennità salirebbe addirittura a 1.000 euro.

Reddito emergenza: bonus 400-800 euro, domanda entro luglio 2020, copertura tre mesi

Arriverà fino ad 800 euro mensili il bonus previsto per introdurre il Reddito di emergenza secondo quanto previsto dalla bozza del decreto "Aprile" che dovrebbe essere approvato nella prossima settimana. Nel documento, la misura di sostegno al reddito ammonterà tra i 400 e gli 800 euro mensili e la presentazione della domanda potrà avvenire entro luglio 2020. Nel dettaglio, l'importo del bonus varierà a seconda del numero dei componenti della famiglia (400 euro alle famiglie monocomponenti), ma occorrerà prestare attenzione anche agli altri indicatori che verranno richiesti nel decreto. Infatti, nella bozza si legge che l'Isee dovrà essere al di sotto dei 15 mila euro, mentre il patrimonio mobiliare non dovrà superare i 10 mila euro (fino ad un limite di 20 mila per le famiglie più numerose).

Ulteriore novità della bozza riguarda la cumulabilità del Reddito di emergenza con il Reddito di cittadinanza: la somma tra le due indennità è permessa ma non potrà superare il limite del Rem medesimo.

Reddito di cittadinanza: aumentano i requisiti Isee, patrimonio mobiliare e immobiliare

Novità sono previste anche per lo stesso Reddito di cittadinanza: nelle domande che potranno essere presentate dal 1° luglio al 30 ottobre 2020, sale la soglia dell'indice Isee dagli attuali 9.360 euro a 10 mila, mentre quella del patrimonio immobiliare andrà dagli attuali 30 mila a 50 mila.

Si incrementa anche il requisito del patrimonio mobiliare che sale da 6 mila a 8 mila euro. Confermata e allungata anche una delle misure più efficaci a favore dei lavoratori, già prevista dal primo decreto, il "Cura Italia" del 17 marzo 2020: la cassa integrazione in deroga (al pari di quella ordinaria), già in corso per nove settimane, sarà allungata per un massimo di ulteriori 18 settimane e andrà a coprire l'impossibilità lavorativa per l'emergenza sanitaria fino alla data del 31 ottobre 2020.

Prorogate di due mesi anche le indennità di disoccupazione Dis-Coll e Naspi che siano scadute tra il 1° febbraio e il 30 aprile scorsi.

Bonus 600 euro partita Iva e autonomi: sale a 1.000 euro indennità maggio

Novità in arrivo anche per il bonus di 600 euro a favore degli autonomi e dei possessori di partita Iva: chi ha beneficiato dell'indennità per il mese di marzo, avrà la tutela anche per il mese di aprile 2020. Salirà a 1.000 euro, per l'indennità di maggio, la tutela ai professionisti che abbiano partita Iva e a chi è iscritto alla Gestione separata Inps purché i beneficiari possano dimostrare di aver subito una diminuzione di un terzo (il 33 %) del proprio reddito del secondo bimestre 2020.

La stessa cifra andrà ai lavoratori che abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), agli autonomi delle gestioni speciali Ago, anche questi ultimi con riduzione del reddito nel secondo bimestre 2020 pari al 33 per cento. Indennità da 400 a 600 euro mensili sono previste per i lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter).