Il Consiglio superiore della pubblica istruzione si è espresso in merito al nuovo metodo di reclutamento dei docenti per le supplenze annuali, ovvero sulle graduatorie provinciali. In particolare il Cspi ha manifestato il suo apprezzamento per l'istituzione delle nuove graduatorie, visto anche l'alto numero delle cattedre disponibili in organico che saranno ancora vacanti nell'anno scolastico 2020/2021.
Approvazione del Cspi della procedura informatizzata, ma perplessità su alcune modifiche
Apprezzata anche la digitalizzazione della procedura che sarà completamente informatizzata, risultando più semplice sia per i docenti sia per le segreterie scolastiche.
Sarà garantita, dunque, una maggiore trasparenza e correttezza ai docenti aventi diritto sulle cattedre a supplenza. Tuttavia il Consiglio superiore della pubblica istruzione ha espresso delle perplessità in merito ad alcune indicazioni presenti nella bozza dell'ordinanza. In primis il Cspi è preoccupato in merito al possibile contenzioso che potrebbe essere scatenato dalle modifiche attuate al vigente regolamento delle supplenze. Infatti nella bozza è prevista la possibilità di assegnare la supplenza a personale non ancora in possesso del titolo di studio richiesto, soluzione che dovrebbe essere adottata in casi di estrema necessità.
Tabella dei titoli appare stravolta, le posizioni in graduatoria dei docenti cambierebbero molto
Una seconda problematica riguarda le modifiche apportate alla tabella della valutazione dei titoli. Infatti il Cspi ha sottolineato che in questi anni i docenti hanno conseguito i titoli in base alla normativa attualmente vigente.
Dunque modificare la tabella in questo modo potrebbe voler dire stravolgere la posizione nella rispettiva graduatoria di molti insegnanti. Entrando nel merito delle modifiche, ricordiamo che l'ordinanza prevede una valutazione molto inferiore per quanto concerne alcuni titoli, come i master universitari di I o II livello e una sopravvalutazione di alcune attività, come la ricerca scientifica, che potrebbero essere poco coerenti con l'attività di insegnamento.
Il Cspi chiede di mantenere in vigore le attuali tabelle per evitare contenziosi
Quindi il Consiglio della pubblica istruzione anche se consapevole dell'esigenza di rivalutare la tabella di valutazione dei titoli, dato che non è possibile cambiare le leggi in corso d'opera, propone di mantenere le tabelle attualmente in vigore. Il mantenimento delle regole attuali eviterebbe anche lo stravolgimento delle posizioni dei docenti in graduatorie con un possibile contenzioso.