Con il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione e della Scuola, a partire dal 2021 i docenti potrebbero avere aumenti degli stipendi fino a 160 euro mensili netti. Tuttavia, buona parte di questi aumenti dipenderà dal taglio del cuneo fiscale che assorbe il bonus Renzi di 80 euro e che sarà pieno, di 100 euro mensili, solo per determinate fasce di reddito nelle quali ricadono solo circa il 10% dei docenti della scuola. Con le risorse stanziate nella legge di Bilancio 2021, ad oggi gli insegnanti dovrebbero vedere aumentare i loro redditi di circa 92-93 euro lordi mensili, corrispondenti a 60 euro netti.
A questi aumenti va aggiunto il taglio del cuneo fiscale che può variare da un minimo di 20 euro (la differenza rispetto al bonus di Renzi) a un massimo di 100 euro per i docenti che fino al 2020 erano esclusi da questa misura.
Rinnovo contratti statali e scuola 2019-2021: ultime novità su aumenti stipendi docenti
Proprio nei giorni scorsi sono state rese note le prime proiezioni degli aumenti degli stipendi derivanti dal rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione e della scuola per il triennio 2019-2021. Solo per l'ultimo anno di contratto, tuttavia, l'aumento sarà pieno e corrisponderà a circa il 4% del reddito medio annuo, mentre per gli anni 2019 e 2020 i dipendenti statali riceveranno un rimborso una tantum a salire, corrispondente a circa un terzo e alla metà di quanto previsto per il 2021.
Pertanto, a partire dal prossimo anno i lavoratori di vari comparti della Pubblica amministrazione riceveranno un aumento medio di 107 euro mensili lordi per 13 mensilità. Alla scuola, salvo ulteriori risorse che il governo dovesse stanziare successivamente, la percentuale di incremento degli stipendi sui redditi percepiti corrisponderà a 92-93 euro lordi mensili, già comprensivi dell'elemento perequativo di circa 11,50 euro, incremento quest'ultimo introdotto dal rinnovo dei contratti statali 2016-2018.
L'aumento del 2021 è peraltro di qualche euro più basso rispetto a quello registrato nell'ultimo anno del precedente rinnovo contrattuale: agli 85 euro mensili medi promessi nel 2018 fu aggiunto proprio l'elemento perequativo per un totale di 96 euro lordi.
Contratto scuola: quale sarà l'aumento degli stipendi del 2021
L'aumento degli stipendi della scuola dal prossimo anno, tuttavia, potrebbe arrivare a 160 euro grazie al taglio del cuneo fiscale che ha fatto la sua comparsa nei cedolini dei docenti e del personale scolastico a partire da luglio del 2020.
A pieno regime della misura di risparmio fiscale, unitamente al rinnovo dei contratti, chi guadagna fino a 26.600 euro annui si vedrà applicato l'aumento del rinnovo del contratto più 20 euro derivanti dalla differenza tra i 100 euro del cuneo fiscale e il bonus Renzi che già percepisce da anni pari a 80 euro. Chi invece ha un reddito annuo da 26.600 a 28.000 euro, non percependo in passato il bonus Renzi, riceverà dal 2021 mensilmente 100 euro di taglio del cuneo fiscale per un totale di 1.200 euro all'anno, più l'aumento dettato dal rinnovo del contratto scuola di 60 euro. Tuttavia, secondo i sindacati, ricadrebbero in questo scaglione di reddito e di aumenti circa il 10% degli 850.000 docenti che avranno gli incrementi dal nuovo contratto.
Per i redditi da 28 a 35mila euro la detrazione del cuneo fiscale parte da 100 euro per scendere all'aumentare delle buste paga a 80 euro, corrispondenti al bonus Renzi, mentre fino a 40mila euro il cuneo tende a diminuire fino ad azzerarsi.
Scuola: con rinnovo contratto Pa e aumenti stipendi, fino a 160 euro mensili nel cedolino
Conti alla mano, il rinnovo dei contratti della scuola e il taglio del cuneo fiscale porteranno nelle tasche dei docenti cifre variabili in base al reddito annuo e, dunque, direttamente dipendenti dall'anzianità di servizio nella scuola. Un docente della scuola dell'infanzia fino a 25 anni di servizio o un insegnante della scuola primaria fino a 20 o uno delle medie inferiori e superiori con 15 anni di lavoro, oltre ai 60 euro di aumento contrattuale, riceveranno solo 20 euro in più di taglio del cuneo fiscale, pari a 240 euro annui, perché già percepivano il bonus Renzi.
Diversamente, per i docenti con oltre 35 anni di anzianità, con redditi annui oltre i 36mila euro lordi, l'aumento si concretizzerà nel solo aumento degli stipendi di 60 euro netti previsto dal rinnovo del contratto.