Regioni e Comuni in campo per il bonus babysitter nel tentativo di integrare le risorse delle misure del governo Draghi ritenute insufficienti. Sul territorio nazionale, infatti, stanno nascendo bonus e voucher per i genitori, spesso in smartworking, i cui figli sono alle prese con scuole chiuse e didattica a distanza. Si va dai contributi della Regione Liguria di 350 euro mensili per famiglie con Isee fino a 35.000 euro ai voucher del Friuli Venezia Giulia che ammontano a 575 euro, fino agli 8.000 euro a figlio per i professionisti e le professioniste.

In Lombardia è atteso il bando che destinerà 25 milioni di euro alle famiglie mentre in Veneto si sta sperimentando il voucher "conciliazione". E i Comuni non sono da meno: quello di Ravenna concorre con un bonus di 300 euro, Verbania alza il voucher a 400 euro.

Bandi bonus babysitter e voucher per le famiglie: dalle misure del governo Draghi ai sostegni delle Regioni

Principalmente, sono due gli interventi messi in campo dal governo Draghi per il bonus babysitter e i voucher di chi è alle prese con figli minori, Dad e smartworking. Il comma 2 dell'articolo 2 del decreto legge numero 30 del 2021 prevede la possibilità di fruire dei congedi indennizzati al 50% per i figli al di sotto dei 14 anni a favore del genitore convivente dipendente o dell'altro genitore purché non in smartworking.

Il nuovo voucher babysitter, previsto dal comma 6 dell'articolo 2, dello stesso decreto prevede un bonus di 100 euro a settimana per l'acquisto di servizi di babysitting ai genitori di figli fino a 14 anni. Al di fuori di questi interventi, Regioni e Comuni stanno mettendo a bando risorse per andare incontro alle difficoltà delle famiglie nella fase di emergenza da Coronavirus.

Nella Regione Lazio è stato approvato il piano per l'infanzia, adolescenza e famiglie che prevede voucher di 800 euro per l'iscrizione ai centri estivi o attività simili per la fascia 0-3 anni (anche per servizi baby-sitting), di 500 euro per la fascia 4-5 anni, fino ad arrivare ai 300 euro dei ragazzi 12-14 anni e ai 200 per gli adolescenti dai 15 ai 19 anni.

Tra le misure già attive sul territorio, il Friuli Venezia Giulia ha introdotto la Carta Famiglia, lo strumento dedicato ai nuclei familiari con minori dai 3 ai 14 anni e un contributo variabile da 150 a 575 euro a fronte di spese sostenute da giugno ad agosto 2021 per i servizi socio-educativi, di baby-sitting e sostegno alla genitorialità. Il contributo per i professionisti e le professionisti, invece, sale a 6.000 euro spendibili per figli fino a 3 anni e a 8.000 in caso di disabilità, spendibile fino al compimento degli otto anni. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale della Regione, nella sezione "Politiche per la famiglia".

Bonus badanti e voucher baby-sitter: gli aiuti di Lombardia, Liguria e Umbria

Bonus badanti e babysitter sono previsti dalla Regione Liguria per un importo mensile di 350 euro destinato ai genitori di figli fino a 14 anni (o 18 in caso di disabilità) con Isee fino a 35.000 euro. Per la parte relativa ai badanti, il voucher è destinato a persone adulte o anziane disabili o non autosufficienti: anche per questo bonus l'Isee non deve superare i 35.000 euro e il voucher varia da 150 a 500 euro mensili. Fino al 30 giugno 2021 i liguri possono beneficiare anche dei bonus asili nido per abbattere i costi delle iscrizioni: il valore del voucher varia da 100 a 200 euro e l'Isee non deve superare i 20.000 euro.

Più informazioni sono reperibili in "Bonus badanti e baby sitter - seconda edizione" disponibile in "Salute e sociale" del sito ufficiale della Regione Liguria. In Lombardia è atteso per dopo Pasqua il bando "Protezione famiglia" per i nuclei con almeno un figlio minore che abbiano subito una riduzione del reddito a seguito dell'emergenza da coronavirus. Il totale dei fondi che metterà in campo la Regione ammonta a 25 milioni di euro. Proprio da oggi, 24 marzo, partono in Umbria le domande per il bonus babysitter per figli fino a 12 anni o con disabilità, con voucher da 400 euro mensili, incrementabili di 100 euro per ogni altro figlio fino a un massimo di 800 euro. Beneficiarie saranno le famiglie di lavoratori della Pubblica amministrazione, del privato o autonomi con Isee fino a 50.000 euro.

In Veneto, invece, si punta alla "conciliazione" degli impegni di vita e di lavoro. Si tratta, nello specifico, di bonus e voucher a favore di chi abbia responsabilità di cura verso minori di 14 anni o di genitori anziani o non autosufficienti. Il valore del bonus è di 200 euro al mese fino a un massimo di 10 mensilità e Isee non superiore a 40.000 euro. Maggiori dettagli sono disponibili sul nuovo portale messo a punto dalla Regione Veneto per le donne in occasione della recente festa dell'8 marzo.

Bonus dai comuni per servizi babysitter: Bologna e Ravenna

Lo strumento della conciliazione, tra i bonus babysitter, è previsto anche dal Comune di Bologna che stanzia, per la fascia 0-3 non frequentanti di strutture educative, aiuti alle famiglie.

Nel 2021 è attivo anche il servizio "Tata Bologna" che permette di beneficiare di servizi qualificati: chi assume una babysitter per almeno 24 ore settimanali e per almeno tre mesi, può chiedere un contributo di 200 euro mensili elevabili di 100 per ogni figlio in più sotto i tre anni. A Verbania i servizi di babysitting sono finanziati da voucher di 400 euro per famiglie con figli fino a 12 anni e Isee non oltre i 35.000 euro, lo stesso limite fissato da Ravenna per i servizi previsti da un bando di prossimo arrivo che prevederà un bonus di 300 euro a genitori entrambi lavoratori, sia nella Pubblica Amministrazione che nel privato, o in attività autonome.