Il decreto Sostegni bis del governo Draghi proroga il bonus Inps ai lavoratori stagionali, dello spettacolo, del turismo, ai precari e agli autonomi anche senza partita Iva, ma ne abbassa l'importo che passa una tantum da 2.400 a 1.600 euro. Per i lavoratori dello spettacolo arriverà anche un'ulteriore indennità per i periodi di disoccupazione involontaria. Si chiamerà "reddito di continuità" e andrà a regime nel 2022. Il bonus da 1.600 euro prevede il possesso dei requisiti già elencati nel primo decreto Sostegni (e nei precedenti provvedimenti Ristori) ma occorre prestare attenzione agli aggiornamenti dell'ultimo decreto per presentare domanda.

Bonus 1600 euro stagionali, turismo e spettacolo: chi può presentare domanda Inps

Come per i decreti precedenti al Sostegni bis, ogni tipologia di lavoratore dovrà rispettare determinati requisiti per ottenere il bonus Inps di 1600 euro. Ammessi all'indennità sono:

  • i dipendenti stagionali e in somministrazione del turismo e degli stabilimenti termali e le stesse categorie appartenenti a settori differenti;
  • i lavoratori a tempo determinato, dipendenti, del turismo e degli stabilimenti termali;
  • i lavoratori intermittenti;
  • i lavoratori autonomi occasionali;
  • gli incaricati alle vendite a domicilio;
  • i lavoratori appartenenti al settore dello spettacolo.

Stagionali: tutti i requisiti per la domanda Inps bonus Sostegni bis

Analogamente ai precedenti decreti, i lavoratori stagionali o in somministrazione, dei settori turistici, degli stabilimenti termali o di altri settori, per richiedere il bonus 1600 euro dovranno aver terminato, involontariamente, il proprio lavoro con il minimo delle 30 giornate nel periodo di riferimento del decreto.

Cambiano le date di riferimento rispetto al primo Sostegni: la perdita di lavoro dovrà essere avvenuta tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata del Sostegni bis. Permane anche il criterio del non essere titolari di pensione, di altri rapporti lavorativi alle dipendenze o beneficiari dell'indennità di disoccupazione Naspi.

Per i lavoratori dipendenti a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali, oltre alla perdita di lavoro nel periodo di riferimento del decreto nell'arco del quale dovranno dimostrare di aver svolto attività per 30 giornate lavorative, è necessaria anche la continuità lavorativa nel settore dimostrabile con ulteriori 30 giornate lavorative anche nell'anno 2018.

Bonus governo Draghi ad autonomi, ai lavoratori spettacolo andrà il reddito di continuità dal 2022

Lo stesso arco temporale di svolgimento di 30 giornate di lavoro dovrà essere dimostrato dai lavoratori intermittenti, mentre per gli autonomi occasionali non dovranno avere un contratto in essere il giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis. Per i lavoratori addetti alle vendite a domicilio è necessario dimostrare un reddito 2019 superiore a 5.000 euro e il possesso della partita Iva. Le 30 giornate di lavoro sono richieste anche ai lavoratori dello spettacolo che dovranno inoltre non superare i 75.000 euro di reddito nell'anno 2019. Per gli autonomi del settore è in arrivo la novità del reddito di continuità.

Si tratta di un'indennità per la "disoccupazione involontaria", il cui requisito principale è rappresentato dal fatto che i lavoratori dello spettacolo abbiano maturato "dal 1° gennaio dell'anno solare precedente la conclusione dell'ultimo rapporto di lavoro autonomo, alla data di presentazione della domanda del sostegno, almeno quindici giornate di contribuzione versata o accreditata al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo". Inoltre, nello stesso anno solare considerato dal decreto, è necessario che il reddito sia inferiore ai 35.000 euro.