In arrivo per operatori socio-sanitari (Oss), infermieri e personale sanitario, a esclusione dei medici, il rinnovo dei contratti statali con i relativi aumenti degli stipendi, il versamento del bonus Covid corrispondente nell'indennità di specificità infermieristica o della tutela della salute e gli arretrati per il mancato rinnovo nel triennio 2019-2021. Per gli infermieri ci sarà un aumento dello stipendio di base dai 130 ai 152 euro mensili lordi già comprensivi dell'indennità Covid; per gli Oss gli aumenti nei cedolini delle buste paga andranno da un minimo di 109 euro a un massimo di 118 euro.

Nelle 132 pagine con le quali all'Aran si sta chiudendo la trattativa tra il governo e il comparto della Pubblica Amministrazione relativo alla sanità, c'è spazio dunque anche per l'atteso bonus Covid che si traduce in un aumento strutturale da 62,81 a 72,79 euro per il personale infermieristico e in molto meno per quello sanitario. Per la maggior parte delle voci in busta paga dei 550mila infermieri e Oss occorrerà anche ricalcolo degli arretrati spettanti per il ritardato rinnovo contrattuale.

Contratti statali Oss-infermieri: ecco di quanto aumenterà lo stipendio in busta paga

Per gli infermieri l'aumento degli stipendi è da calcolarsi, in base alla bozza del rinnovo dei contratti 2019-2021, in base al livello raggiunto.

Per i laureati, dal livello Ds al Ds6 l'aumento in busta paga andrà da un minimo di 135,85 euro a un massimo di 152,46 euro, importi già comprensivi dell'indennità di specificità. Per i livelli inferiori, ma pur sempre laureati, da D a D6, l'aumento in busta paga mensile andrà da 130,57 euro a 144,38 euro. In tutti gli aumenti è già compresa l'indennità di specificità pari per tutte le categorie infermieristiche di laureati a 873,48 euro all'anno, corrispondenti a un bonus di 72,79 euro al mese per sempre.

Questa indennità non è altro, pertanto, che il bonus Covid del personale infermieristico e sanitario per il servizio prestato durante l'emergenza sanitaria. Per gli stessi livelli di personale sanitario (non infermieristico) come ad esempio fisioterapisti e tecnici di radiologia, gli aumenti mensili andranno da 104,16 a 120,77 euro (dal livello Ds1 al Ds6) e da 98,88 a 112,69 (dal livello D al D6).

L'indennità Covid, in questo caso chiamata "tutela della salute", sarà per tutti pari a 493,20 euro, corrispondenti a 41,10 euro al mese. Per tutte le categorie, ai calcoli deve essere aggiunta la tredicesima mensilità.

Contratti statali comparto sanità 2019-2021: quali aumenti di stipendio per gli infermieri non laureati

Il rinnovo dei contratti statali nel comparto della sanità comporterà aumenti degli stipendi anche per gli infermieri non laureati. La categoria minima (la C) avrà un aumento di 119,68 euro, già comprensiva dell'indennità di specificità. Per il livello più alto, il C5, l'aumento lordo nel cedolino mensile della busta paga sarà pari a 132,65 euro, già comprensivo dell'indennità di specificità.

Quest'ultima indennità è pari per tutta la categoria C (fino alla C5) a 803,64 euro all'anno, ovvero di 66,97 euro al mese. Per tutte le categorie "C" del restante personale sanitario, l'aumento degli stipendi mensili andrà da 90,52 a 103,49 euro (da C a C5), già comprensivi dell'indennità "tutela della salute". Quest'ultima indennità è pari per tutti a 493,20 euro, corrispondenti a 37,81 euro mensili.

Rinnovo contratti per operatori socio-sanitari (Oss) 2019-2021: quanto spetta di aumento degli stipendi?

Il rinnovo dei contratti degli operatori socio-sanitari (Oss) produrrà un aumento degli stipendi da 109,78 a 118,39 euro corrispondenti ai livelli dal minimo (Bs) al massimo (Bs5). Negli aumenti è già compresa l'indennità di specificità (per il personale infermieristico) pari a 753,72 euro all'anno, corrispondenti a 62,81 euro mensili.

Per le stesse categorie professionali del personale sanitario da Bs a Bs5 l'aumento degli stipendi varierà da un minimo di 82,43 euro a un massimo di 91,04 euro, già comprensivi dell'indennità "tutela della salute" di 425,52 euro all'anno, pari a 35,46 euro mensili.

Rinnovo contratti Pubblica amministrazione, comparto sanità: quali arretrati si avranno per il 2019-2021?

Come per gli altri comparti della Pubblica amministrazione, anche per gli Oss, gli infermieri e il personale sanitario il nuovo dei contratti statali per il triennio 2019-2021 porterà una serie di arretrati per il ritardato rinnovo. Ipotizzando che la firma all'Aran arrivi in tempi celeri e l'entrata in vigore del nuovo contratto avvenga a maggio 2022, nel cedolino di busta paga i dipendenti non medici della sanità otterranno arretrati una tantum da un minimo di 1.200 euro per le categorie più basse a un massimo di 2.200 euro per le categorie più elevate dell'organigramma.