Quasi cento, novantadue per la precisione, questo è il numero di nuovi lidi e spiagge pubbliche attrezzate, che potrebbero sorgere in Salento dopo l’adozione dei piani comunali delle coste. Un numero enorme, tanto più che su 180 chilometri di litorale tra Adriatico e Jonio esistono già 286 lidi. Ai quali, aggiungendo i 92 sopracitati si arriverebbe all'incredibile numero di 378.
Legambiente chiede un freno
Legambiente lancia l'allarme e chiede uno stop alla concessione per nuovi stabilimenti: "Come spazi concessi siamo ampiamente oltre quello che sarebbe lecito consentire" fa notare Maurizio Manna presidente di Legambiente.
Ma intanto le domande per le concessioni sono sulle scrivanie degli uffici pubblici, senza dimenticare che i comuni in fase di progettazione del Pianohanno previsto un numero di spiagge pubbliche con servizi privati.
Ugento il comune con più concessioni
In provincia di Lecce esistono ventisette comuni costieri e la classifica del maggior numero di stabilimenti la vince Ugento con 50 lidi, di cui 36 su sabbia e 14 su roccia. Al secondo posto troviamo Porto Cesareo con 41 lidi, seguito da Otranto che conta 40 struttere. 39 lidi per il quarto posto di Gallipoli e quinta Lecce che tra le sue cinque marine conta 28 stabilimenti balneari.
Il comune che invece ha fatto più concessioni è Nardò. Sul territorio neretino infatti sorgeranno ben 30 nuove strutture che si aggiungeranno alle 7 già esistenti.
Porto Cesareo, già abbondantemente 'saturo' vedrà nascere 10 nuovi lidi sotto forma di spiagge pubbliche attrezzate.
Norme non sempre rispettate
La legge prevede che il rapporto tra spiagge libere e private sia di 60% e 40% per garantire il libero accesso al mare a tutti. Inoltre, in caso di presenza di stabilimenti, ogni 150 metri deve essere presente un libero accesso pubblico.
Nel Salento queste leggi non sembrano essere sempre state rispettate e, spesso vengono facilmente 'aggirate'. Ancora Maurizio Manna fa notare come spesso quel 60% di spiaggia pubblica da garantire, corrisponda a zone poco fruibili, rocciose, spesso lontane dalla costa o molto più semplicemente... brutte.
Va da sè che con le nuove concessioni trovare uno spazio degno per una giornata al mare senza dover per forza pagare l'ingresso ad un lido diventerà, specie nelle località di punta, una vera e propria impresa.