Proseguono a stretto giro le indagini intorno all'omicidio dell'arbitro Daniele De Santis, 33 anni, e della sua fidanzata 30enne. Il delitto è avvenuto nelle serata di lunedì 21 settembre in via Montello, non lontano dalla stazione ferroviaria di Lecce, in pieno centro abitato. Sono ancora tanti i dettagli da chiarire, su questo stanno lavorando i carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo di provincia salentino.

Nelle scorse ore il medico legale incaricato ha terminato l'autopsia sulle salme dei due giovani. De Santis presentava profonde ferite sul corpo e forse quattro colpi mortali inferti all'altezza dell'addome.

Nei momenti successivi al delitto gli investigatori, vista anche la scarsa illuminazione, non hanno proceduto nell'immediato a effettuare degli esami ancora più approfonditi, per non rischiare di inquinare eventuali reperti presenti presenti sul luogo del fatto di cronaca.

Eseguite perquisizioni: si punta nella zona tra Seclì e Aradeo

Nel corso della mattina di oggi 23 settembre i militari dell'Arma hanno effettuato numerose perquisizioni nella zona compresa tra Seclì e Aradeo. Proprio da qui, infatti, proveniva la fidanzata di De Santis. I carabinieri hanno deciso di procedere in questa maniera anche per stringere il cerchio intorno all'omicida. Gli uomini in divisa hanno setacciato luoghi e abitazioni alla ricerca di indizi utili.

Per il momento non c'è nessuna persona iscritta nel registro degli indagati, ma non è escluso che nelle prossime ore ci possa essere una svolta nelle indagini, queste ultime condotte nel massimo riserbo vista la delicatezza della vicenda. L'assassino ha agito con precisione, stando anche attendo a scansare il campo visivo delle telecamere installate nella zona.

Domani i funerali dei due fidanzati a Seclì

Intanto si terranno nella giornata di domani, giovedì 24 settembre, le esequie di Daniele De Santis e della sua fidanzata. I funerali avranno luogo a Seclì, nella Chiesa madre del piccolo comune salentino. Famigliari e amici della coppia sono straziati e increduli.

Il movente del delitto resta tutto ancora da chiarire.

La 30enne aveva vinto da poco un concorso pubblico e lavorava presso l'Inps di Brindisi. Gli inquirenti stanno anche cercando un'auto sulla quale l'omicida potrebbe essersi dileguato: secondo chi indaga la persona che ha agito nel condominio di via Montello potrebbe aver parcheggiato il mezzo a molta distanza dal luogo del misfatto, per cui si cercherà di visualizzare i filmati ripresi anche dalle telecamere installate dal Comune di Lecce.