Come procedono i lavori per l'Expo 2015? Dal mese di maggio prossimo sarà tutto pronto per accogliere come si deve i visitatori? Le opere, tra l'altro, oltre ad essere completate, saranno anche collaudate? Queste domande sono d'obbligo visto che i ritardi nei lavori, e le cronache giudiziarie relative a casi di corruzione, rischiano di lasciare a dir poco delusi coloro che hanno già acquistato i biglietti. In accordo con quanto riportato da MDC, il Movimento Difesa del Cittadino, sono oltre 8 milioni i biglietti per l'Expo 2015 già venduti, ed a questo punto è lecito anche prepararsi alla possibilità di rimborsare i turisti.

Questo perché secondo MDC, a poco più di quaranta giorni dall'inizio dell'Expo 2015, solo una piccola quota delle opere, appena il 9%, è stata portata a termine a fronte di ben otto procedure d'appalto su dieci che sono in discussione. Insomma, stando a quanto sostiene il Movimento Difesa del Cittadino l'Expo 2015 rischia di rivelarsi un flop nonostante a livello istituzionale si continui ad ostentare un rinnovato e reiterato ottimismo. Il vicepresidente di MDC, Francesco Luongo, oltre alla necessità di valutare l'eventuale rimborso dei biglietti, auspica che la fretta nel terminare i lavori non porti ad una sottovalutazione delle operazioni di collaudo.

Questo perché, altrimenti, a rischio non sarebbe solo il 'taglio del nastro' dell'Expo 2015 dall'1 maggio prossimo, ma anche la sicurezza dei lavoratori.

Reati come la corruzione dimostrano come nel nostro Paese il malaffare oltre ad un danno economico porti anche a ricadute negative d'immagine con tutto quel che ne consegue. Sono passati quasi 25 anni da 'Mani Pulite', ma le cronache giudiziarie degli ultimi mesi dimostrano come nella sostanza nulla sia cambiato. Il prezzo pro-capite che l'Italia paga per la corruzione è pari annualmente a ben 170 euro a persona in accordo con quanto riportato dalla Federconsumatori citando 'Riparte il futuro', un campagna che è stata promossa da Libera di Don Ciotti.