Momenti di tensione all'Istituto Tecnico 'Pasolini' di Milano, ieri mattina per una protesta messa in atto dagli studenti con tanto di scritta 'Succursale del carcere di San Vittore'. Ne ha dato notizia il 'Corriere della Sera' che ha dato risalto al fatto che siano intervenute persino due volanti per controllare che il picchetto non degenerasse e la protesta generasse degli incidenti.
Qual è stato il motivo principale della manifestazione studentesca? Semplicemente una circolare firmata dal preside attraverso la quale si rammentava agli studenti il rispetto dell'orario d'ingresso nell'istituto, al fine di non disturbare l'avvio delle lezioni.
Ultime news scuola, giovedì 5 maggio 2016: Milano, protesta in un istituto per circolare su orari d'ingresso
Francesco Paolo Marra, dirigente della Scuola milanese sita in zona Lambrate, ha sottolineato come la circolare si è resa necessaria per rispetto del regolamento: per quanto riguarda l'ingresso a scuola, c'è una tolleranza di dieci minuti, considerando anche le esigenze degli studenti che arrivano da lontano, ai quali vengono concessi dei permessi. Il problema è che molti studenti avevano preso il vizio di fermarsi fuori, davanti al portone, ben oltre l'orario stabilito per l'inizio delle lezioni ovvero le 8 e dieci.
'Scuola carcere' per gli studenti: il preside 'Potevano parlarne prima con me'
Di fronte alla protesta studentesca, il dirigente ha chiesto l'intervento degli agenti, anche se poi, fortunatamente, l'assemblea si è conclusa, dopo circa un'ora, senza problemi. Il preside si è rivolto ai ragazzi, chiedendo loro di formulare delle proposte che, in ogni caso, tutelino la regolarità delle attività didattiche.
Gli studenti, dal canto loro, sottolineano come si stia andando 'oltre la scuola azienda', arrivando persino alla 'scuola carcere': in questo modo si schematizzano e si burocratizzano le scuole, hanno scritto in un documento redatto durante l'assemblea.
Il preside, ieri sera, ha provveduto a scrivere una lettera indirizzata ai genitori all'interno della quale è stato sottolineato il tono eccessivo della protesta inscenata dagli studenti: 'Avrebbero potuto venire da me a parlare'.