Tra pochi giorni, lunedì 25 febbraio, l'Area B - la zona a traffico limitato (ztl) più grande d’Italia - entrerà in vigore. Presentata l'estate scorsa (è stato anche lanciato l'hastang #MilanoCambiaAria) e vieterà ai veicoli più inquinanti circa il 70% del territorio cittadino. E pazienza se le posizioni della Regione Lombardia e del Comune di Milano restano ben distinte e distanti.
Ztl più grande d'Italia
Lo scorso anno, a maggio, la Corte Europea ha deferito l'Italia per non aver rispettato i limiti di qualità dell’aria relativi al PM10. E, poco dopo, il Comune di Milano per combattere l'inquinamento, si è prefissato un obiettivo importante: ridurre, tra il 2019 e il 2026, le emissioni atmosferiche da traffico di circa 25 tonnellate di Pm10 e di almeno 900 tonnellate di ossidi di azoto.
Si è deciso, quindi, di "cambiare l'aria" e di istituire l'Area B (che, tra l'altro andrà estendere anche l' Area C che, ricordiamo, dal 2012 norma l’accesso nella cerchia dei Bastioni).
L'Area B - che sarà presidiata da più di 180 telecamere poste su diversi varchi - includerà il 72% del territorio della città di Milano ed interesserà circa 1.400.000 abitanti (poco più del 97,5% della popolazione residente).
Non sarà soggetta al pagamento di alcun ticket e sarà attiva i giorni feriali (da lunedì al venerdì); di fatto, vieterà l'accesso a tutti i veicoli diesel fino all'Euro 3, i veicoli a benzina Euro 0 ed i ciclomotori Euro 0 e 1 (a due tempi) dalle ore 7.30 alle 19.30. Inoltre, dal mese di ottobre, il divieto verrà esteso anche ai diesel Euro 4 e ai diesel da Euro 0 a Euro 4 dotati di filtro antiparticolato (fap).
Seguiranno poi, dal 2010 al 2030, anche degli altri divieti progressivi che riguarderanno altre classi di veicoli fino ad interdire la città a tutti i veicoli diesel.
I residenti, così come tutti coloro che hanno un'attività all’interno dell’area dovranno registrarsi seguendo le istruzioni fornite dal Comune di Milano (e reperibili sul sito istituzionale).
Sebbene non siano state previste delle deroghe per i cittadini sopra i 70 anni o per i disoccupati (come era già accaduto in passato) sono state previste delle esenzioni (come quelle per i disabili).
Le sanzioni per i trasgressori del divieto d'accesso non scatteranno immediatamente. Sono stati previsti 50 giorni di circolazione libera e per i primi tre mesi, alla prima entrata non autorizzata nell'Area B il trasgressore riceverà semplicemente una lettera informativa del Comune di Milano.
Poi, scatterà la sanzione di 80 euro.
Debutto tra polemiche
Tra Palazzo Marino e Palazzo Lombardia la tregua sembra ancora lontana; anche se lunedì 25 partirà l'Area B manca un vero accordo sul biglietto unico integrato e sulle misure anti smog. Proprio ieri, martedì 19 febbraio, Raffaele Cattaneo, assessore regionale all’Ambiente, in risposta ad una richiesta della Lega Nord approvata dalla Regione ha deciso di convocare una sessione del Tavolo Aria per provare ad armonizzare le diverse deroghe ad Area B previste dal Comune di Milano con le deroghe invece previste dal Piano Aria siglato dalla Regione.
L'assessore Cattaneo ha colto l'occasione per chiedere, nuovamente,di escludere dai divieti di Area B le fasce più deboli: gli over 70 alcune categorie di lavoratori e le famiglie con un reddito annuo certificato Isee inferiore a 14 mila euro.
Ma il Comune, su questo punto, pare non voler sentire ragioni.
L'assessore comunale alla Mobilità Marco Granelli, ha replicato che il loro dovere non è quello di ampliare le deroghe, ma quello si sostenere cittadini ed imprese aiutandoli, con bandi ed incentivi, a cambiare i mezzi.