Regna ancora l'incertezza nei dintorni di Parigi. Dopo il crollo del 14 gennaio per il titolo Renault, che in un solo giorno ha perso il 10% del suo valore, arriva oggi l'annuncio del ministro francese Royal: Renault richiamerà 15 mila vettureprima di arrivare presso i concessionari, perché queste sforano i livelli di emissioni consentiti. Ricordiamo che il crollo in borsa del titolo era avvenuto in simultanea con quello di un altro grande player mondiale, Fca. In quel caso, si ventilavano dichiarazioni false sui dati relativi all'immatricolazione auto forniti in Usa.
Fca ha fatto sapere che si tratta solo della speculazione di due dealer scontenti e che si difenderà "vigorosamente" nelle sedi deputate. Se a Detroit sembra essersi ristabilita la calma, per Renault il periodo di incertezza potrebbe protrarsi.
Renault come Volkswagen?
Certamente l'obiettivo di tutti, dalle parti di Parigi, è quello di evitare un nuovo scandalo "dieselgate", che per Volkswagen ha prodotto un grave calo delle vendite negli Stati Uniti e citazioni miliardarie in tribunale. Il Ministro dell'ambiente francese, Segolene Royal, fortemente pressata dai sindacati, su questo punto è stata precisa, dichiarando che "non esiste alcuna frode volontaria per Renault". Ma l'annuncio di ritirare 15 mila vetture appena uscite dagli stabilimenti, testimonia come un problema sul livello delle emissioni esista, sia reale, e debba venire approfondito nelle prossime settimane.
Non si può dunque escludere un aggravarsi della crisi.
Per Renault un 2016 problematico
Non si sa ancora se Renault dovrà rivedere i suoi programmi per il 2016. Se il 2015 si è chiuso con 2.800.000 vetture vendute nel mondo, per un incremento del 3,3%, nel corso di quest'anno ci si attende un'ulteriore crescita del 2% in Europa, del 5% in Cina e dell'8% in India, con un perdurare delle difficoltà nel mercato sudamericano e russo.
Chissà se a seguito del problema emissioni, questi obiettivi saranno confermati, e chissà se saranno raggiunti con il Governo Francese ancora come azionista, vista la decisione di liberarsi del 20% delle azioni Renault, non appena il titolo recupererà quanto perso.
Il 2016 appare cruciale per l'azienda automobilistica transalpina, anche per il lancio di due importantissimi modelli nei principali mercati, la segmento C Megane e la segmento D Talisman, un po' ignorate dalla giuria del premio Auto dell'Anno.
Due vetture che, fin dal design, sembrano voler sfidare frontalmente la Volkswagen Golf e la Passat, magari sfruttando i contraccolpi dello scandalo "dieselgate" che ha investito la società tedesca. Invece, considerando i problemi di emissioni Renault, in molti potrebbero osservare, tendenziosi, che le sfide Megane-Golf e Talisman-Passat saranno ad armi pari.