La verità? La verità è che non ce ne sono e non ce ne sono mai stati poi così tanti. Viene subito da dire: E’ lui! Prima di lui non si pensava neanche si potesse fare. Forse il primo. Di certo tra i primi. Come se oggi se ne contassero a centinaia, a migliaia. Macché?! George Best, Robert Pant – vedi Led Zeppelin – e poi?! Si, in effetti non sono stati poi tanti. No. Maradona che c’entra. Qui parliamo si di talenti, di geni – e il Pibe sicuramente lo è stato- ma non basta che avessero una vita poco regolare e fossero i migliori tra tutti e forse di sempre.

Si parla di leggende a 360 gradi. Si parla di Barry Sheene. Non è una questione di quanto vinse. Di mondiali ne vinse “appena”due. Nulla di paragonabile ad Agostini o Rossi. Figuriamoci. Ma il punto è proprio qui. Non si tratta di quanto si è vinto, ma di come tutto attorno a certi personaggi diventi leggenda.

Buona la seconda

In effetti, Barry non è nuovo alla realtà cinematografica. Già nel 1984 aveva interpretato se stesso nella pellicola di Joe Massot “Space Riders”. Anche se in questo caso la produzione congiunta tra IO Films Australia e l’anglosassone Deep Spring Pictures ha realizzato qualcosa di più simile a un documentario, piuttosto che a un film nel senso stretto della parola. L’idea deriva da una rivisitazione di “Barry”, il libro edito nel 2007 di un altro personaggio non da meno, Mr Steve Parrish (aiutato dal giornalista Nick Harris).

Anche Parrish, per chiunque sia troppo giovane o vivesse sull’Everest negli anni 70, era un pilota del team Suzuki nel 1977 – l’anno del secondo titolo mondiale nella classe 500cc - l'anno in cui le Ducatierano le Moto degli italiani.

Sesso, fumo e rock&roll. Ma niente TT

Immortalato spesso mentre fuma l’ennesima sigaretta o con qualche bicchiere in mano, Sheene visse una vita al limite.

Sua moglie, Stephanie McLean, una modella della Penthouse, si dice fosse il reale motivo che lo tenne lontano dal Tourist Trophy. Si spense Queensland poco più che cinquantenne nel 2003, lasciando, insieme alla moglie Stephanie, i figli Freddie e Sidonie. Finora è stato diffuso solo il trailer. E a giudicare dalle immagini, dovrebbe trattarsi di un lavoro ben fatto. Allora: Aspettiamo!