"Non c'è niente di simile là fuori". Con queste parole l'analista di una rivista statunitense dedicata ai motori, True Car, ha espresso l'attesa per il debutto sul mercato del nuovo pick up Jeep Gladiator. Parole positive, spese per un modello che sta destando molta curiosità presso i potenziali clienti che lasciano indirizzi e-mail e altri contatti ai concessionari, dato che gli ordini non sono ancora aperti. Quando Jeep sarà pronta a registrare le sottoscrizioni, ci sarà qualche elemento in più per conoscere il vero successo del modello. Nel frattempo, True Car ed altre riviste di settore sottolineano come, nel mercato statunitense, un pick up con le porte rimovibili ancora mancasse.
E non solo: il parabrezza di Jeep Gladiator si piega, l'hard top disponibile in tela si stacca, il portellone posteriore può restare in posizione inclinata per favorire carichi speciali. Sono tutte caratteristiche di modularità e trasformismo che mancano ai concorrenti, soluzioni originali che stanno incuriosendo clienti ed addetti ai lavori. Ma quali sono i volumi di vendita che Jeep Galdiator può raggiungere?
Jeep Gladiator, attese tra 50.000 e 150.000 unità vendute
Jeep Gladiator dovrà farsi largo in un mercato da 524.000 pick up venduti solo nel 2018 negli Stati Uniti. Secondo Bloomberg Intelligence, il segmento del nuovo pick up Jeep, quello Mid-Size, è cresciuto dal 2015 al 2018 del +46,7%.
L'avversario principale di Gladiator non sarà tanto il vendutissimo Ford F-150, bensì il Toyota Tacoma, modello per il quale la casa giapponese ha difficoltà a soddisfare l'alta richiesta. Proprio il responsabile di marketing di Tacoma, Don Johnson, ha dichiarato di attendersi circa 50.000 Jeep Gladiator venduti ogni anno, una cifra che non mette in allarme i competitor.
Secondo Jeep, invece, potrebbe scegliere Gladiator fino al 15% di chi normalmente compra una Jeep, quindi le unità vendute in un anno potrebbero sfiorare le 150.000.
Nel dossier alleanze un ruolo strategico lo gioca Jeep
La verità è che l'attesa per Jeep Gladiator è alle stelle anche in Fca stessa. Se più volte il ceo Mike Manley ha dichiarato che "Fca può fare da sola", è anche per lo stato di salute del gruppo negli Stati Uniti, nonché per il credito che si dà a questo nuovo modello.
Ricordiamo che Fca, nel gioco delle alleanze, ha detto no ai cinesi di Geely nel 2016 proprio perché essi sottostimavano il valore del brand Jeep. Di recente anche la corte di Psa è stata respinta. Nelle ultime ore c'è un nuovo pretendente a porre avance a Fca: si tratta di Renault, che ha già precisato la necessità di ultimare la fusione con Nissan prima, per poi dedicarsi al merger con Fca. A quel punto sapremo se Jeep Gladiator avrà avuto così tanto successo da rendere superflua un'alleanza con Renault.