Al Salone dell'automobile di Ginevra, tra le tante novità italiane, c'è anche la New Stratos. Si tratta di una riedizione della celebre Lancia Stratos che negli anni Settanta vinse tre Mondiali Rally. La vettura sportiva esposta a Ginevra pesa solo 1.247 chilogrammi, vanta una potenza di 540 cavalli e un telaio di derivazione Ferrari. Proposta con cambio automatico e manuale, sarà prodotta in soli 25 esemplari al prezzo di 550.000 euro ciascuno. Non avrà però il marchio Lancia, bensì quello di Manifattura Automobili Torino, il carrozziere che la costruisce.

E' bastato mostrare questo modello, tuttavia, per riaccendere l'entusiasmo verso Lancia, marchio che oggi vive solo grazie alla Ypsilon, vettura tornata in testa alle vendite del segmento B in questo 2019, almeno in Italia (12.400 consegne contro le quasi 9.000 della Citroen C3, seconda).

Nelle scorse settimane, tra l'altro, i vertici Fca hanno ventilato l'ipotesi che la Ypsilon avrà un'erede che probabilmente sfrutterà la tecnologia ibrida. Ci siamo chiesti allora perché non fare l'ennesimo tentativo di estendere la gamma Lancia, conservando un'approccio razionale, in grado cioè di generare profitti attraverso modelli che il mercato davvero desidera. Abbiamo così individuato tre nuove vetture, da produrre sfruttando pianali e tecnologie già disponibili all'interno del Gruppo Fca: la nuova Ypsilon, la nuova Delta e la nuova Musa Suv.

Primo modello: Nuova Lancia Ypsilon dal pianale della Fiat Centoventi

La futura Lancia Ypsilon che ipotizziamo, potrebbe avere una stretta parentela con la FIAT Centoventi, concept car esposta al Salone di Ginevra. Dal dna della Centoventi potrebbero derivare le future segmento A e B di Fiat, come 500, Panda e Punto. Numerose idee espresse nel prototipo Centoventi, come ad esempio le batterie modulari che consentono di estendere l'autonomia da 100 a 600 chilometri a seconda del numero di batterie montate, potrebbero essere recepite dalla futura Ypsilon.

La vettura sarebbe da costruire sempre in Polonia, come il modello attuale, così da sfruttare economie di scala derivate dalla produzione congiunta di Fiat Cinquecento e Panda di nuova generazione.

Secondo modello: Lancia Delta HF, il ritorno del mito

Il secondo modello tanto agognato da tutti i lancisti non potrebbe che essere la Nuova Delta.

Secondo noi è da realizzare ispirandosi ai numerosi rendering proposti in rete, che rievocano lo storico modello vincitore di numerosi mondiali rally. Se Marchionne verrà ricordato, tra le altre cose, come il papà della Giulia Quadrifoglio, il suo successore Manley potrebbe essere ricordato come colui che riportò in produzione la leggendaria Delta HF Integrale. Sappiamo già quale potrebbe essere l'ipotesi di bocciatura della proposta: nel segmento C nessuno vende più classiche due volumi, puntando tutto sui suv. La Delta HF del nuovo secolo potrebbe allora essere una "special", una vettura ad alte prestazioni disponibile solo nelle versioni più sportive, da costruire a Cassino sulla piattaforma e con il motore e le soluzioni tecniche di Giulia Quadrifoglio.

In questo modo il brand Lancia rievocherebbe il mito, assumendo lustro e notorietà.

Terzo modello: Nuova Lancia Musa Urban Suv

Il terzo modello sarebbe destinato invece a seguire le mode e a dare risultati sul fronte immatricolazioni. Trattasi della Nuova Lancia Musa, che nella nostra ipotesi diventerebbe un Urban Suv da costruire sul pianale della Jeep Renegade e della Fiat 500 X, accogliendo la tecnologia mild Hybrid. C'è anche l'opzione di fare della Musa un vero mini suv, sfruttando i progetti Jeep di uno small suv da posizionare al di sotto della Jeep Renegade. Naturalmente la Nuova Musa sarebbe assai differenziata, nel design e negli allestimenti, dalle cugine Jeep, puntando sull'eleganza e il comfort.

In questo modo, nella galassia dei brand Fca, Maserati manterrebbe un'esclusività unica, Alfa Romeo sarebbe contraddistinta dalla sportività, Jeep dall'avventura, Fiat dall'efficienza urbana e Lancia da eleganza, comfort, rispetto per l'ambiente e una certa audacia nel rievocare la storia del marchio.