Il milanese Luca De Meo, top manager dal passato nel Gruppo Fiat (dove tenne a battesimo la nuova 500) e nel Gruppo Volkswagen (dove ha rilanciato le vendite del marchio Seat) è stato annunciato da qualche settimana come nuovo amministratore delegato di Renault Group. De Meo sarà operativo solo da luglio 2020. Per allora rischia di trovare una situazione difficile da affrontare. I dati sulle immatricolazioni nel mercato europeo di gennaio 2020, infatti, dipingono uno scenario nefasto per molte case automobilistiche, visto il calo del -7,4% dell'intero comparto.

Il problema è che Renault Group, tra i primi otto gruppi automobilistici in Europa, è quello che ha conosciuto una flessione maggiore delle vendite, pari al -16,3%. I rivali di PSA se la sono cavata con -12,9%, da imputare soprattutto alla carente performance del marchio Opel. Male anche il Gruppo Daimler con -10,4%, mentre FCA si è attestata su un -6,7%.

Luca De Meo dovrà occuparsi del marchio Dacia

Nello specifico di Renaul Group, Dacia ha venduto 28.743 auto in Europa, conoscendo un calo del -30%. Renault ha venduto 91.912 automobili, in calo del -16,3%. Appare chiaro che Luca De Meo deve intervenire prima di tutto sul marchio Dacia, che vanta una gamma di modelli ancora esigua. Dacia ha in questi anni conosciuto un'exploit grazie alla sua filosofia low cost, tanto che la Duster è diventato uno dei suv più venduti anche in Italia.

Come coniugare, adesso, la transizione verso l'elettrico con la filosofia a basso costo? Una risposta parziale sarà data dalla prima vettura elettrica Dacia, che verrà presentata ufficialmente al Salone di Ginevra 2020. Per ora vige il massimo riserbo su questo nuovo modello, che dovrebbe tuttavia essere una citycar. Importante sarà scoprire se questo modello verrà prodotto, a quale prezzo di vendita sarà proposto e con quali margini di guadagno.

Ultimamente si sono viste altre citycar elettriche come la Honda E, il cui prezzo però parte da circa 35.000 euro.

Per Renault l'obiettivo di De Meo è diversificare i modelli

Gli sforzi di De Meo dovranno concentrarsi anche sul brand Renault, il più importante numericamente. Le nuove Renault Clio e Captur sono appena uscite sul mercato, sfoggiando un design improntato alla continuità.

De Meo dovrà concentrarsi sui modelli 'alta gamma', come Talisman, Kadjar e Koleos. Tra questi modelli potrebbero esserci nuove istanze di design, da adattare in seguito anche alle Renault più diffuse, come Twingo e Megane. Le linee guida per un nuovo stile Renault, inoltre, potrebbero essere anticipate a Ginevra dalla showcar Morphoz. Il Salone dell'Auto di Ginevra mostrerà al pubblico anche la Twingo Z.E. e le Clio e Megane ibride.

Il rapporto con Nissan che De Meo vuole consolidare

Il capitolo più spinoso dell'era De Meo, tuttavia, rischia di essere quello dei rapporti con la consociata Nissan. Date le difficoltà affrontate dal precedente ceo di Renault, Carlos Ghosn, finito agli arresti in Giappone, non c'è da stare tranquilli.

Per adesso, le dichiarazioni ufficiali dei manager Renault e Nissan spingono verso un rafforzamento delle sinergie. Eppure risuonano ancora le dichiarazioni di Ghosn, secondo cui "Nissan potrebbe fallire fra tre anni". De Meo ha davanti a se una strada tortuosa, stretta ulteriormente dal governo francese, azionista di Renault, che nei giorni scorsi ha fatto sapere di non "poter tollerare eventuali esuberi o chiusure di stabilimenti".