Stavolta tocca all'hinterland: oggi un parcheggiatore rigorosamente abusivo che "esercita" nei pressi di una pasticceria ad Afragola pretende, si badi bene, non la gentile concessione di un obolo ma la "regolarizzazione" di un debito dovuto, senza nemmeno la consolazione di un "dottò". Sì, come fosse un diritto acquisito non sappiamo bene se per anzianità, precedenti penali forse, o per un reddito di cittadinanza fai da te, ma fatto sta che quel rifiuto lo ha umiliato nella sua onorata abusiva dignità, portandolo ad una reazione scomposta. Si è infilato in auto, di fatto impedendo la partenza al malcapitato autista e stropicciandogli la maglia a mo' di sollecito.
Sono stati avventori o forse dipendenti della pasticceria ad allertare i Carabinieri di Afragola prontamente intervenuti nella flagranza del fatto a portare via l'uomo.
I precedenti e i ricorrenti
Il fatto è ricorrente e noto da tempo, le aggressioni, minacce a danno di a automobilisti che non si piegano al "servizio", e cioè essere risparmiati da quello che segue se non paghi, insulti, appunto. Paghi la tranquillità di ripartire insomma, in un incrocio penale tra l'estorsione e il sequestro di persona. Esiste e sembra quasi assodato una sorta di diritto di categoria, che siccome non stanno in strada a perder tempo chiedono conto agli automobilisti del loro reddito. La cosa non è limitata agli indigeni, e anche alla stazione centrale un extra-comunitario parcheggiatore abituale, ad un rifiuto reagì con un cazzotto subitaneo e fuggendo, lasciando al poverino la magra consolazione di un selfie al naso gonfio sui social.
Anche qui la polizia fece il suo egregio compito rintracciando e arrestando il parcheggiatore riconosciuto dalla vittima e con precedenti penali. E non risparmia, ovviamente, quattro ragazzi stranieri a piazza Museo Filangieri che declinano gentilmente l'invito, a cui seguono insulti ed il giorno successivo l'auto rigata. Anche qui uno "stanziale", anche qui un pregiudicato stavolta napoletano.Anche qui l'intervento e l'arresto puntuale.
La giungla urbana
Insomma c'è un racconto ripetitivo che parla di pregiudicati, aggressioni, posti presidiati come fossero autorizzazioni comunali, arresti e rilasci. Gli abusivi fanno parte ormai di quella "giungla urbana" cui ormai si è assuefatti e in cui si cerca mantenere un po di legalità quando si può, salvo aggressioni, e che prosegue con i lavavetri, l'occupazione di posti realmente assegnati ai disabili, buche profonde come tinozze, tanto per rimanere in ambito stradale.
Esiste e sembra quasi assodato una sorta di diritto di categoria, che siccome non stanno in strada a perder tempo chiedono conto agli automobilisti del loro reddito. Ma come per contrappasso ecco la notizia bizzarra che capovolge la questione. Un parcheggiatore abusivo selvaggiamente bastonato e quasi linciato in Corso Arnaldo Lucci. Da una folla di automobilisti? No, anche se in cuor vostro qualcosa lo sperava, ma presumibilmente da "colleghi", per una questione di attribuzioni d'aree, perché anche l'abusivismo ha i suoi abusivi, che non sono certo quelli sprovveduti e vittimizzati riuniti nella SPA (società parcheggiattori abusivi) in "Totò Peppino e la dolce vita".