Jorge Videla, ex dittatore argentino, si è spento all'età di 87 anni in un carcere, cui era stato condannato in via definitiva dopo una prima amnistia. Riconosciuto colpevole di crimini contro l'umanità, non ha mai mostrato pentimento. Probabilmente era convinto di avere fatto "le cose giuste".

A lui si deve il fenomeno angoscioso dei "desparecidos", oppositori fatti sparire, gettati in mare da aerei che tornavano vuoti. Si stima che siano stati decine di migliaia. Pratica normale, in questo orrore, era dare in adozione i bambini dei condannati a famiglie di provata fedeltà al regime.

Vicende che richiamano il Terzo Reich in salsa sudamericana, senza la cupa componente immaginifica della "caduta degli dei". La brutalità del sistema fu rivolta solo all'interno. Con altri paesi del continente latino Videla creò alleanze, finalizzate soprattutto alla lotta ai movimenti armati di ispirazione marxista. A differenza di altri dittatori, riuscì ad accreditarsi in Occidente come difensore dei valori del Paese contro un comunismo guerrigliero, come un devoto cristiano.

Da qui alcuni sospetti sulla Chiesa, anche su Jorge Bergoglio, il Papa argentino, subito dissipati da oggettivi riscontri. L'Occidente non badò ai suoi metodi, o chiuse gli occhi davanti a un sistematico sterminio.

Anche l'Italia, Paese storicamente vicino all'Argentina, non intervenne diplomaticamente. In questo atteggiamento ebbe forse influenza la loggia massonica P2, con cui i golpisti argentini avevano stretti legami. Altri processi sono in corso, ma ormai il tempo sta per cancellare colpe e colpevoli. Triste destino quello dell'Argentina, un Paese cui si rivolsero gli italiani ai primi del '900 in cerca di fortuna… e molti la trovarono.

Tantissime famiglie portano nomi italiani. In pochi decenni ha dovuto vivere una dittatura feroce, poi una crisi economica devastante. La morte di uno dei principali ed efferati protagonisti di quel periodo non pensiamo porti consolazione ai perseguitati sopravvissuti e alle famiglie delle vittime, sparite per sempre.