“Non possiamo più sopportare i continui oltraggi dello Statonei confronti dei suoi servitori più fedeli”: sono le parole del segretariogenerale del Coisp (sindacato indipendente di Polizia), Franco Maccari, cheinsorge sul pagamento delle cure in pronto soccorso per i poliziotti inservizio. Maccari prende spunto dai fatti accaduti a Conegliano dove quattropoliziotti, intervenuti per sedare gli animi, sono stati colpiti duramente edhanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere; una volta in pronto soccorso poihanno anche dovuto pagare la prestazione medica per le cure ricevute.

“Questa situazione -afferma Maccari- ha dell'incredibileper quanto è vergognosa ed a cui è necessario porre immediatamente rimedio persalvare anche l'ultimo briciolo di credibilità che resta a questo Paese. UnPaese in cui le Forze dell'Ordine sono le peggio trattate d'Europa; un Paese incui un poliziotto che non interviene per mantenere l'ordine pubblico vienepunito per aver lasciato mano libera a chi viola le regole, e uno cheinterviene viene punito perché è un torturatore”.

Il segretario del Coisp continua nella sua analisi della situazione delle Forze dell'Ordine in Italia sempre con parole che esprimono tutta la sua rabbia ed il malcontento generale che serpeggia tra gli uomini e le donne in divisa: “Un Paese in cui ad un Tutoredell'Ordine rimasto ferito mentre pulisce l'arma d'ordinanza viene chiesto direstituire lo stipendio per il periodo in cui è stato convalescente; un Paesein cui se mentre fai il tuo dovere ti aggrediscono, ti feriscono, tentato diammazzarti, devi pagare l'ospedale per essere curato; un Paese in cui un poliziotto viene trattato sempre e comunque peggio di tutti gli altri inqualunque ambito; un Paese in cui, continuando così, chi potrà andare avanti afare il poliziotto?”.

Il segretario generale del Coisp si è rivolto ai ministriAlfano e Lorenzin per chiedere un tempestivo intervento per il risarcimentodelle spese mediche affrontate dai poliziotti di Conegliano, una restituzioneche andrebbe ad assumere un significato simbolico di vicinanza dello stato achi lavora per garantire la sicurezza del paese.