Il Governo ha fatto i salti mortali per rimediare i soldi per fare la Legge di stabilità, non sapendo dove trovare un miliardo per abolire la prima rata dell'Imu, mentre la RAI elargisce a certi presentatori, somme da capogiro, compensi milionari che a detta dei dirigenti della TV pubblica, provengono dalla pubblicità, ma nessuno ha potuto vedere il bilancio di fine anno che la Rai non ha mai reso pubblico.
Parlo naturalmente dei compensi milionari del conduttore del programma "Che tempo che fa" Fabio Fazio e della Littizzetto e pure Benigni e i cinque milioni di euro (presunti) che sarebbero andati nelle tasche del comico Crozza per il suo contratto, saltato in extremis.
Una vera vergogna nazionale se si pensa che, a differenza di quello che ci viene detto, una buona parte di questi quattrini vengono pagati da povera gente e pensionati con il canone.
Stando a quanto riportato dai quotidiani, a Fazio andrebbero oltre 5 mioni di euro, mentre la Littizzetto percepirebbe 20 mila euro a puntata e a Benigni andrebbero oltre 2 milioni. Le varie associazioni: il Codacons, l'Aduc e l'associazione utenti televisivi hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti e presentato un'istanza all'Ufficio Entrate per ottenere copia della denuncia dei redditi per controllare quanto denunciato al fisco. Queste cose non dovrebbero succedere in un Paese al collasso, con milioni di disoccupati, con aziende ed esercizi pubblici che chiudono i battenti giornalmente e dove le famiglie sono anni che fanno grossi sacrifici per arrivare a fine mese mentre i nostri ragazzi devono recarsi all'estero per trovare un lavoro.
E pensare che il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha assunto 35 saggi per trovare dove si possono fare tagli. Il primo taglio lo dovrebbero fare in RAI e il secondo a tutto il carrozzone della politica. In poco tempo risolverebbero tanti problemi e renderebbero un po' di giustizia ai contribuenti oppressi dalle tasse.