Il coraggio ci manca, delle idee, delle motivazioni, del cambiamento, delle innovazioni, del credere in un futuro, un futuro da creare, da sperare, da vivere e da condividere.

Condividere, certo, perché in questo momento di totale incertezza, la realtà vissuta giorno dopo giorno, ci appare quasi irreale.

Il coraggio ci manca, quel coraggio che hanno avuto i nostri nonni, i nostri padri; ci manca il coraggio perché siamo arrugginiti, usciamo da un' epoca di estremo cambiamento ideologico, morale e sociale, fatto anche di un consumismo sfrenato.

Il mondo si evolve d'accordo, la massa si evolve e con essa abitudini, vizi, peccati.

Il coraggio ci manca (oppure non siamo più abituati) per pensare, per trovare soluzioni (oppure siamo troppo pigri) per uscire da questo oblio, da questo ginepraio fatto di videogiochi, chat, videopoker, lotterie.

Facciamo uscire di nuovo questo coraggio, come hanno fatto milioni di persone prima di noi, in situazioni anche peggiori delle nostre, non facciamoci imbavagliare ancora da millantatori incravattati che troppo spesso troviamo sul nostro cammino.

Torniamo a essere liberi di ascoltare, guardare, parlare, agire.

Non facciamoci travolgere ancora da programmi (politici o televisivi), poco soddisfacenti, evasivi, abusati, privi di contenuti, basati sul fatto che dovremmo essere solo spettatori.

Il coraggio delle idee, delle motivazioni, del cambiamento, delle innovazioni, del credere è già un' idea coraggiosa. 

Ricominciamo a usare la nostra testa, con coraggio, coraggio e ancora coraggio.