L'ostracismo della Ragioneria dello Stato non ha limiti. Come una valanga, ancora una volta, si è abbattuta sui quota 96 la richiesta di rinvio per "ulteriori approfondimenti". Richiesta formulata unitamente all'INPS.

La commissione bilancio, che doveva prendere una (la) decisione, si è vista costretta a rinviare, ancora una volta. I "Compagni di merende" non sono ancora convinti della copertura finanziaria prospettata nella proposta di legge Ghizzoni-Marzana, che, come si sa, ha già avuto il parere positivo di due altre commissioni (cultura e lavoro).

Non è dato sapere quali calcoli la Ragioneria si attende o a quali numeri si appiglia. O semplicemente non vuole che si prenda una decisione a favore di questo personale scolastico che da oltre due anni è sulla graticola per colpa di una legge scellerata, la Fornero-Monti, che non ha tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico.

L'attesa

L'attesa è ormai giunta ai limiti della sopportazione. E' snervante, è frustrante. Sembra che la loro odissea non interessi ad alcuno. A nulla, ad oggi, sono valsi gli incontri, gli appelli, le dichiarazioni, i ripetuti proclami. la classe politica che conta, oggi è inerme nei confonti degli ostacoli frapposti dalla Ragioneria.

Ma è proprio vero allora che in Italia non si muove foglia che la ragioneria non voglia?

I nostri politici, i nostri ministri sono in balia delle decisioni  di una casta che al momento opportuno corre in soccorso di tutele particolari?

Bisogna dare atto che la Ghizzoni e pochi altri, non mollano. C'è bisogno che i signori "dei piani alti" l'aiutino, contro "l'ignoranza", finta, presunta o voluta della ragioneria. C'è qualcuno che può farlo?